83 Written explanations of Cécile Kashetu KYENGE
Establishing the Creative Europe programme (2021 to 2027) (A8-0156/2019 - Silvia Costa) IT
Con l'adozione di questo programma il Parlamento riconosce il grande valore non solo della cultura ma anche delle arti, del patrimonio e della diversità culturale. Un valore che arricchisce la società europea non solo da un punto di vista culturale ed educativo ma anche sotto l'aspetto democratico, ambientale, sociale, economico e dei diritti umani. La cultura è infatti un aspetto fondamentale per rafforzare comunità inclusive, per rivitalizzare i territori e promuovere l'inclusione sociale.Il patrimonio culturale è parte integrante della coesione europea ed è la base di collegamento tra tradizione e innovazione. Con l'adozione di questo regolamento proponiamo il finanziamento di quei settori innovativi culturali e creativi che generano valore economico e culturale non solo dalla proprietà intellettuale ma anche dalla creatività individuale.Una delle sfide principali per i settori culturali e creativi che questo Parlamento ha deciso di far fronte consiste infatti nell'aumentare l'accesso ai finanziamenti, soprattutto alle piccole e medie imprese operanti nel settore culturale, il che è essenziale per accrescere o intensificare la loro competitività a livello internazionale.
Establishment of a framework to facilitate sustainable investment (A8-0175/2019 - Bas Eickhout, Sirpa Pietikäinen) IT
L'adozione di questo regolamento fa seguito al piano di azione della Commissione per finanziare la crescita sostenibile. La questione della sostenibilità, non solo ambientale, non può essere più rimandata, l'attuale modello di crescita ha contribuito a creare forti iniquità e a distorcere il funzionamento del mercato interno. Per questa ragione crediamo che l'Unione e gli Stati membri dovrebbero essere tenuti ad usare un concetto comune relativamente al grado di ecosostenibilità e di efficienza delle risorse degli investimenti.Con questo provvedimento non stabiliamo solo i criteri per determinare il grado di impatto ambientale e di sostenibilità di un'attività economica, al fine di individuarne appunto il grado di ecosostenibilità di un investimento. Grazie alle modifiche da noi apportate, definiamo anche i requisiti che gli operatori di mercato devono soddisfare per etichettare i prodotti e i servizi finanziari o le obbligazioni societarie commercializzati come ecosostenibili a livello nazionale.
Recent developments on the Dieselgate scandal (B8-0222/2019, RC-B8-0223/2019, B8-0223/2019, B8-0224/2019) IT
La triste vicenda del Dieselgate è ancora viva nella memoria di chi, soprattutto, si batte per un modello di produzione ecosostenibile. Purtroppo, l’esistenza di un parco veicoli diesel altamente inquinanti continua a essere un problema largamente irrisolto, in quanto tali veicoli continueranno ad avere effetti negativi sulla qualità dell'aria per molti anni a venire.La commissione d'inchiesta del Parlamento sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico ha già chiesto alla Commissione una relazione completa sulle misure adottate dalla stessa e dagli Stati membri in merito alle sue conclusioni e raccomandazioni.Purtroppo, dobbiamo prendere atto del fatto che la Commissione non ha risposto esaurientemente a questa richiesta, in particolare riguardo ai casi di cattiva amministrazione e di violazione del diritto dell'UE. Chiediamo, pertanto, che gli Stati membri attuino con urgenza le misure necessarie per richiamare o ritirare dal mercato l'elevato numero di autovetture altamente inquinanti in circolazione e cooperino pienamente con le istituzioni europee a salvaguardia della salute dei suoi cittadini e a tutela della fiducia dei consumatori europei.
Decision establishing a European Peace Facility (A8-0157/2019 - Hilde Vautmans) IT
L’Unione Europea ambisce, da sempre, ad essere un attore globale per il mantenimento della pace e della sicurezza a livello internazionale e per il rispetto del diritto umanitario internazionale. Per garantire il suo ruolo a difesa della pace e dei diritti, soprattutto in un contesto che si è considerevolmente deteriorato negli ultimi anni, l'UE ha bisogno di autonomia strategica.Ciò richiede la necessità di dotarsi di strumenti che potenzino la capacità dell'UE di preservare la pace, di prevenire i conflitti, di promuovere società pacifiche, giuste e inclusive, nonché di potenziare la sicurezza internazionale.Va da sé che l’obiettivo dello strumento europeo per la pace non è quello di militarizzare l'azione esterna dell'Unione europea. Al contrario, con questa raccomandazione, il Parlamento chiede una maggiore sinergia ed efficienza attraverso un approccio globale ai finanziamenti operativi dell'azione esterna già esistenti. Laddove questo non sia possibile, si dovrebbe ricorrere al finanziamento tramite il bilancio dell'UE.Il ruolo del Parlamento non può più essere tralasciato. Chiediamo che il nuovo meccanismo preveda l’accesso alle informazioni, inclusi i documenti di bilancio e la verifica dei conti annuali da parte del Parlamento europeo, al fine di garantire la legittimità e il controllo democratico di tutte le spese e le attività.
Specific provisions for the European territorial cooperation goal (Interreg) (A8-0470/2018 - Pascal Arimont) IT
La cooperazione territoriale europea resta una priorità nell'ambito del Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Questa forma di cooperazione dovrebbe coprire l'intera Unione europea ed anche essere aperti alla partecipazione dei paesi e territori d'oltre mare, di paesi terzi, di loro regioni e di organizzazioni di integrazione e cooperazione regionali, comprese le regioni limitrofe ultraperiferiche. Una vasta serie di soggetti con cui individuare e condividere soluzioni comuni nell'ambito della politica di coesione e con cui creare partenariati duraturi e strategie macro-regionali. Con questo regolamento diamo il via ad una nuova iniziativa sugli investimenti interregionali in materia di innovazione. Questi investimenti dovrebbero basarsi su progetti d'innovazione comuni, in grado di incoraggiare lo sviluppo delle catene di valore europeo.Tra i settori che il Parlamento chiede particolarmente di sostenere con tali investimenti, si prevede l'energia, la modernizzazione industriale, l'economia circolare, l'innovazione sociale, l'ambiente o i prodotti agroalimentari. Il fine ultimo è di sostenere delle piattaforme tematiche in modo da conferire all'innovazione una dimensione maggiore e portare prodotti, processi ed ecosistemi innovativi, sul mercato europeo.I programmi Interreg, di cooperazione transfrontaliera interna, interesseranno regioni della Norvegia, della Svizzera e del Regno Unito, il Liechtenstein, Andorra, Monaco e, su richiesta del Parlamento, anche San Marino.
Report on financial crimes, tax evasion and tax avoidance (A8-0170/2019 - Jeppe Kofod, Luděk Niedermayer) IT
Questa relazione giunge al termine di un lungo processo legislativo che ha visto la Commissione presentare ben 26 proposte legislative, volte a migliorare la lotta contro i reati finanziari e la pianificazione fiscale aggressiva e ad aumentare l'efficienza nella riscossione delle imposte e l'equità fiscale. Un processo che ha visto il ruolo centrale del Parlamento, nella definizione di una società equa e di una economia forte, a difesa del contratto sociale e dello stato di diritto. Un sistema fiscale equo ed efficiente, è infatti fondamentale ad affrontare le disuguaglianze, non solo attraverso il finanziamento della spesa pubblica a sostegno della mobilità sociale, ma anche mediante la riduzione delle disparità di reddito. Inoltre questo Parlamento ha apportato un contributo sostanziale alla lotta contro i reati finanziari, l'evasione fiscale e l'elusione fiscale, emersi tra l'altro, nei casi LuxLeaks e Panama Papers. Il lavoro investigativo del Parlamento deve essere potenziato e diventare al pari di quello riconosciuto ai parlamenti nazionali degli Stati membri. Pertanto, le attuali commissioni speciali che hanno portato avanti importanti lavori di indagini, dovrebbero tramutarsi, nella prossima legislatura, in commissioni parlamentari permanenti, mentre in Consiglio, il processo decisionale che prevede l'unanimità in materia fiscale, deve cessare per lasciare il posto alla maggioranza qualificata.
EU-Switzerland Institutional Framework Agreement (A8-0147/2019 - Doru-Claudian Frunzulică) IT
Con questa risoluzione il Parlamento sollecita la Commissione e l'Alto rappresentante, a concludere l'Accordo quadro istituzionale bilaterale tra UE e Svizzera.L'Unione è legata alla Svizzera da un partenariato solido, basato su una storia culturale comune e valori condivisi; i legami economici, politici, sociali, ambientali, scientifici e interpersonali riflettono inoltre la loro vicinanza culturale e geografica. La reazione di un quadro istituzionale comune per gli accordi attuali e futuri consentirà pertanto alla Svizzera di partecipare appieno al mercato unico dell'UE. Tuttavia ci sono alcune libertà che costituiscono dei pilastri per l'UE e che non possono essere negoziabili, in particolare la libertà di circolazione. Alcune iniziative cantonali o nazionali che potrebbero avere l'effetto di limitare l'accesso al mercato del lavoro svizzero per i lavoratori dell'UE, in particolare i lavoratori transfrontalieri, è visto dal Parlamento come un pericolo che rischia di compromettere i diritti dei cittadini dell'Unione a titolo dell'accordo sulla libera circolazione delle persone e la cooperazione tra l'UE e la Svizzera.Con questa risoluzione riconosciamo inoltre il contributo e la cooperazione della Svizzera nel contesto della gestione del fenomeno migratorio e la incoraggiamo a partecipare al patto globale sulla migrazione.
Mutual recognition of freezing and confiscation orders (A8-0001/2018 - Nathalie Griesbeck) IT
L'aula, con questa risoluzione, ha approvato le norme che permetteranno un più semplice ed efficace intervento delle istituzioni nei casi di congelamento e della confisca dei beni alla criminalità organizzata.Sulla base di uno studio Europol effettuato nel 2016, abbiamo potuto constatare come ancora oggi nell'Unione europea solamente l'1,1% dei profitti criminali venga confiscato e ciò, oltre che essere deplorevole, mette pericolosamente a rischio la salvaguardia della legalità, favorendo i casi di criminalità organizzata. Con le suddette norme saremo in grado non solo di combattere organizzazioni mafiose e comprometterne il funzionamento ma anche di favorire e risarcire coloro che sono stati vittime delle stesse organizzazioni; tutto ciò grazie anche all'applicazione di nuovi moduli standard che garantiranno una comunicazione più efficace nonché una reazione più rapida da parte di tutti gli Stati membri.La lotta alla criminalità organizzata deve essere costante, forte e decisa.Reputo l'approvazione a queste norme un decisivo punto di svolta in questa lotta e sono sicura, che uniti riusciremo a fare ancora una volta la differenza.
Emission performance standards for new passenger cars and for new light commercial vehicles (A8-0287/2018 - Miriam Dalli) IT
Considerando il ruolo guida che l’Europa ha nel settore automobilistico mondiale, abbiamo approvato la risoluzione che regola la quantità di emissioni delle autovetture nuove e dei veicoli leggeri.L’Unione Europea ed i suoi Stati membri sono infatti i leader mondiali nel settore automobilistico, un settore in cui professionalità e affermazione ci contraddistinguono.Le emissioni dei gas a effetto serra sono sempre più in aumento ed è quindi indispensabile diminuirne la produzione in accordo con gli impegni assunti dall’Unione Europea nella lotta al cambiamento climatico.Questa risoluzione promuove lo sviluppo tecnologico e una transizione verso una mobilità a emissioni zero, che potrebbe arrivare in Europa anche entro la metà del secolo.Il settore automobilistico globale sta cambiando rapidamente verso un futuro più sostenibile: le case automobilistiche europee si devono dunque impegnare nella necessaria transizione energetica per non rischiare di perdere il loro ruolo guida.È nell’interesse mondiale che l’UE favorisca lo sviluppo del settore, sviluppo che inizialmente dovrà essere sostenuto e promosso attraverso strumenti di finanziamento di cui la stessa Unione favorisce e che è realizzabile, noi lavoreremo per realizzarlo e per garantire il primato della nostra Europa in questo settore.
EU Agenda for Rural, Mountainous and Remote Areas (B8-0399/2018) IT
L'80% del territorio europeo è costituito da zone rurali, montane e periferiche e il 57% della nostra popolazione vive in queste aree.Con questo voto al Parlamento europeo abbiamo approvato un'importante risoluzione su come affrontare le specifiche esigenze di questi territori. Questi territori si trovano oggi ad essere spesso economicamente fragili e si assiste ad un vero e proprio esodo, soprattutto di giovani, verso aree economicamente più avanzate. In Europa non va lasciato indietro nessuno, proprio per questo oggi l'aula si è trovata sostanzialmente d'accordo, con la volontà dell'Unione di avere un ruolo più attivo nella salvaguardia di questi territori.Il nostro obiettivo è quello di coordinare le politiche europee nella prospettiva di incentivare lo sviluppo socio- economico in queste aree troppo a lungo messe in secondo piano. Per non far sì che esistano aree messe in secondo piano, dobbiamo favorire l'interconnessione, le infrastrutture, l'inclusione sociale, la creazione di posti di lavoro e la digitalizzazione.Queste aree sono un grandissimo potenziale e vanno valorizzate e incoraggiate, sfruttando le risorse e le peculiarità che ogni territorio possiede.Abbiamo inoltre esortato la Commissione a tener conto nelle prossime proposte di legge delle specifiche esigenze di queste zone, affinché possano essere stanziati gli opportuni finanziamenti.
Copyright in the Digital Single Market (A8-0245/2018 - Axel Voss) IT
Da questa votazione non esce nessun vincitore. Non hanno vinto i fautori del "sì", cioè coloro che pensavano di soccombere alle grandi piattaforme online . Ma non hanno vinto neanche i fautori del "no", cioè coloro che fino all'ultimo hanno temuto che queste disposizioni potessero minare la libertà di espressione. In realtà, l'unica grande protagonista è stata la manipolazione dell'informazione, in parte dovuta all'ambiguità di alcune disposizioni contenute nella direttiva, che ricordo, risponde all'ambizione della Commissione europea di creare un "mercato unico digitale" nel Vecchio Continente. Ecco, il mio voto contrario è dovuto soprattutto al fatto che il testo così come licenziato dalla commissione Giuridica del Parlamento europeo, non è stato attentamente analizzato da tutti i componenti dell'aula.Con il voto negativo, l'aula non si è espressa contro la direttiva. Abbiamo semplicemente evitato che questo testo andasse al vaglio del Consiglio per poter in seguito essere negoziato. Abbiamo cioè "congelato" il testo fino alla prossima plenaria di settembre dandoci più tempo per decidere, liberi da pressioni istituzionali, proteste dei colossi del web o piattaforme digitali.Non vogliamo né la disintegrazione di internet né la fine dell'industria creativa europea. Ma solo misure a tutela e sostegno dei cittadini europei.
The definition of SMEs (B8-0304/2018) IT
Le PMI sono il cuore battente dell'Unione europea e di conseguenza era necessario per noi adottare questa risoluzione. I 23 milioni di PMI dell'Unione europea rappresentano il 99% di tutte le imprese e impiegano circa due terzi della popolazione attiva in Europa. Abbiamo chiesto alla Commissione di adeguare la definizione di PMI con una prospettiva per il lungo termine. Per ripensare alla definizione di PMI abbiamo ritenuto necessario evidenziare che oltre il numero di dipendenti, ampiamente accettato come criterio principale, il fatturato e il totale di bilancio siano criteri altrettanto importanti ai fini della definizione.La risoluzione che abbiamo approvato chiede di porre inoltre una particolare attenzione su start-up e microimprese che paiono sempre più in crescita e sempre più importanti nell'economia dell'Unione e dei singoli Stati membri.Avendo bene a mente la misura sproporzionata con cui gli oneri amministrativi e gli ostacoli finanziari colpiscono generalmente le PMI, con l'approvazione di questa risoluzione abbiamo esortato la Commissione a vagliare un adeguamento a vantaggio delle PMI, in modo da agevolare il loro accesso al sostegno pubblico ed al contempo impedire che soggetti di dimensioni più grandi possano sviluppare strutture societarie artificiali per trarre vantaggio dalla definizione di PMI.
Violation of rights of indigenous peoples in the world (A8-0194/2018 - Francisco Assis) IT
La risoluzione che abbiamo approvato è un grande passo in avanti per il pieno riconoscimento, la tutela e la promozione dei diritti dei popoli indigeni, compresa la protezione dei loro territori. Nel testo abbiamo evidenziato l'importante lavoro che la società civile e le ONG svolgono per il riconoscimento legale dell'autonomia territoriale e dell'autodeterminazione delle popolazioni indigene. Abbiamo altresì sottolineato come spesso i problemi di garanzia dei diritti dei popoli indigeni siano dovuti ad un mancato riconoscimento legale nei registri nazionali. Le terre utilizzate dai popoli indigeni per stanziamento e pascolo hanno fonte giuridica solo nel diritto consuetudinario attraverso diritti di proprietà fondiaria tradizionale a cui manca però troppo spesso un riconoscimento formale nel quadro giuridico nazionale. Il Parlamento europeo è preoccupato per la situazione dell'accaparramento dei terreni a seguito di pratiche corrotte da parte di imprese, investitori esteri e attori statali. Con questa risoluzione abbiamo ricordato che questo tema è fondamentale anche per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico dato che l'80% delle foreste mondiali è costituito da terre e territori tradizionali dei popoli indigeni ancora in grado di fornire una gestione sostenibile delle risorse naturali e della conservazione della biodiversità.
Climate diplomacy (A8-0221/2018 - Arne Lietz, Jo Leinen) IT
Abbiamo approvato, con una larga maggioranza, una risoluzione che invita l'UE ad utilizzare l'accordo di Parigi anche come quadro per relazioni diplomatiche multilaterali. Abbiamo invitato il Servizio europeo per l'azione esterna e gli Stati membri dell'Unione a rendere la loro cooperazione con i Paesi partner pienamente coerente con gli obiettivi dell'accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno un impatto su tutti gli aspetti della vita umana, su risorse globali, opportunità di sviluppo, rapporti commerciali, insicurezza alimentare, lo sfollamento, migrazione e povertà. Questo genera ripercussioni che si manifestano soprattutto in problematiche di pace e sicurezza, temi centrali nel dibattito europeo e globale.Abbiamo constatato con piacere che ancora l'Unione europea ed i sui Stati membri sono il principale fornitore di finanziamenti pubblici per il clima, e condannato fortemente la decisione degli Stati Uniti di uscire dall'Accordo di Parigi. Data questa posizione di leadership che UE e i suoi Stati membri ricoprono, con questa risoluzione abbiamo voluto sottolineare l'importanza della diplomazia parlamentare: serve un impegno costante per affrontare il cambiamento climatico e questo impegno si deve manifestare durante le attività europee, nazionali, internazionali nonché con gli attori subnazionali/non statali e la società civile.
Cohesion policy and the circular economy (A8-0184/2018 - Davor Škrlec) IT
La risoluzione che abbiamo approvato è un passo avanti per la riforma strutturale dell'economia europea verso un modello ciclico e sostenibile. Riteniamo che questa necessità di transizione verso l'economia circolare vada portata avanti nel contesto della politica di coesione, che è la principale politica di investimento comunitaria e sostiene la creazione di posti di lavoro, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.Con questa risoluzione ci siamo dati un'importante sfida sia a livello globale che a livello locale. Abbiamo infatti sottolineato il ruolo fondamentale della regionalità: le PMI, che conoscono meglio i mercati locali, possono sensibilizzare sulle pratiche positive attraverso il lavoro congiunto con le comunità, nonché creare posti di lavoro.Ad oggi, nell'UE circa il 60 % dei rifiuti non viene riciclato. La risoluzione che abbiamo approvato sostiene l'impegno preso nell'accordo di Parigi (COP21) e apre la strada a notevoli vantaggi a beneficio di PMI che potranno introdurre nuovi modelli aziendali circolari.La bioeconomia è fondamentale per lo sviluppo regionale e locale e, come già succede per gli investimenti nella politica di coesione, anche in questa risoluzione abbiamo tenuto dei canali preferenziali per le regioni più in difficoltà.
Modernisation of education in the EU (A8-0173/2018 - Krystyna Łybacka) IT
Con il voto di oggi in plenaria, sulla modernizzazione dell'istruzione nell'UE, abbiamo ribadito ancora una volta, l'importanza della sfida educativa.Nonostante in materia di istruzione e formazione, la giurisdizione spetti agli Stati membri, l'Unione europea svolge un ruolo di promozione delle buone pratiche e definizione di obbiettivi comuni. Per questo, con l'approvazione di questa risoluzione, abbiamo sottolineato l'importanza per il futuro dell'Europa, di un'educazione di qualità, che promuova i valori democratici, i diritti umani, la coesione sociale e l'integrazione per il raggiungimento di una società aperta, pluralistica ed inclusiva.Abbiamo chiesto che l'istruzione sia amministrata e finanziata adeguatamente. Per raggiungere l'auspicata modernizzazione, dobbiamo passare attraverso risorse didattiche e metodi d'insegnamento all'avanguardia, utilizzando le opportunità offerte dalla digitalizzazione, ma soprattutto abbiamo sottolineato la necessità, di migliorare lo status degli insegnanti: dalla loro formazione alle loro condizioni di lavoro – compresa la retribuzione – che devono evitare forme instabili di occupazione.Uno dei principali obbiettivi che ci siamo posti con questa risoluzione è stato quello di fornire le linee guida, per un insegnamento di qualità e moderno, con insegnanti motivati e competenti, per il conseguimento di un'istruzione permanente, caratterizzata da eccellenza, equità e diversità.
The future of food and farming (A8-0178/2018 - Herbert Dorfmann) IT
Con l'adozione di questa risoluzione, il Parlamento dà un segnale importante agli oltre 22 milioni di agricoltori e lavoratori agricoli europei, in vista della prossima riforma della Politica agricola comune. Un riforma che sarà chiamata a rispondere, in maniera più soddisfacente, alle esigenze dei suoi destinatari principali, gli agricoltori, nonché a garantire la sicurezza e la sovranità alimentari, la resilienza e la sostenibilità dei sistemi e dei territori agricoli dell'UE.La Politica agricola comune è, e resta una politica comunitaria. Non chiediamo pertanto nessuna rinazionalizzazione ma al contrario, confermiamo l'attuale architettura a due pilastri. Il primo, come mezzo efficace di sostengo al reddito, alle misure ambientali di base e al mantenimento delle attuali misure di mercato, interamente finanziato con fondi dell'UE. Il secondo, per soddisfare le esigenze specifiche degli Stati membri. Un'attenzione particolare va prestata ai piccoli agricoltori il cui regime semplificato dovrà essere preservato.Ci siamo infine opposti alla riduzione del 25% del bilancio per lo sviluppo rurale così come delineata nella recente proposta della CE sul QFP 2021-2027: gli eventuali tagli di bilancio nel settore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale non devono comportare un abbassamento del livello di ambizione rispetto all'attuale PAC.
2021-2027 Multiannual Financial Framework and own resources (B8-0239/2018, B8-0240/2018, B8-0241/2018) IT
Per poter rispondere efficacemente alle loro funzioni e conseguire gli obiettivi per cui sono state preposte, le politiche dell'UnioneeEuropea devono essere adeguatamente finanziate. Riteniamo inaccettabili le recenti proposte della Commissione, che comportano una netta riduzione del bilancio della politica agricola comune e della politica di coesione, così come ogni tentativo di sottofinanziare iniziative e programmi europei. Le nostre richieste sono chiare e all'altezza delle sfide che l'UE è chiamata ad affrontare nei prossimi setti anni, nonché delle richieste e delle aspettative dei cittadini europei. Chiediamo di triplicare l'attuale dotazione del programma Erasmus+; a raddoppiare i finanziamenti specifici destinati alle PMI e ad affrontare il problema della disoccupazione giovanile; a incrementare almeno del 50% l'attuale dotazione per la ricerca e l'innovazione, portandola a 120 miliardi di EUR; a raddoppiare il programma LIFE+, incrementare sostanzialmente gli investimenti attraverso il Meccanismo per collegare l'Europa e garantire finanziamenti supplementari per la sicurezza, la migrazione e le relazioni esterne. Chiediamo inoltre, a seguito dell'accordo di Parigi, che le spese per le politiche climatiche siano sensibilmente incrementate rispetto all'attuale QFP e raggiungere quanto prima una quota del 30% e comunque al più tardi entro il 2027.
Recommendation to the Council, the Commission and the Vice-President of the Commission/High Representative on Libya (A8-0159/2018 - Pier Antonio Panzeri) IT
Stabilizzazione, ricostruzione e riconciliazione: ecco il percorso che deve intraprendere la Libia, nell'interesse primordiale della sua popolazione, martoriata da anni di violenze e conflitti, ma anche nell'interesse dei paesi circostanti. Un percorso che coinvolga tutti gli attori internazionali e tutte le parti interessate, inclusi i rappresentanti delle diverse comunità locali e la società civile. Il Paese ha un disperato bisogno di assistenza umanitaria, le infrastrutture di base sono inesistenti. Le condizioni di vita dei cittadini, ma anche dei migranti presenti nei centri di trattenimento in Libia è drammatica. Donne, uomini e minori che subiscono trattamenti inumani e degradanti, vittime di sfruttamento, trafficati e venduti al migliore offerente.Ho votato per un testo più incisivo, per chiedere che l'Unione europea valuti attentamente la possibilità di congelare il finanziamento e il sostegno alla guardia costiera libica, anche alla luce delle presunte violazioni dei diritti umani e degli incidenti in mare.Occorre trovare delle soluzioni a lungo termine efficaci e sostenibili, che affrontino le cause profonde della migrazione in Africa nei paesi d'origine e di transito e aprano vie sicure e legali per i migranti e i richiedenti asilo, anche mediante reinsediamenti attraverso il meccanismo del transito di emergenza.
Annual Report on the functioning of the Schengen area (A8-0160/2018 - Carlos Coelho) IT
La creazione dello spazio Schengen, rappresenta una delle conquiste principali dell'Unione europea. Una conquista raggiunta grazie alla volontà politica e alla fiducia reciproca tra gli Stati membri, ma anche grazie a misure di compensazione, come il rafforzamento dello scambio di informazioni tramite la creazione del sistema d'informazione Schengen (SIS) e l'istituzione di un meccanismo di valutazione, per verificare l'applicazione dell'acquis di Schengen da parte degli Stati membri. Con questa risoluzione difendiamo lo spazio Schengen e condanniamo senza mezzi termini la continua reintroduzione dei controlli alle frontiere interne da parte di molti Stati membri. Controlli che noi riteniamo non siano conformi alle norme esistenti, in quanto alla loro estensione, necessità o proporzionalità, risultando pertanto illeciti. Molti Stati membri hanno addirittura modificato la base giuridica per la reintroduzione dei controlli per prorogarli oltre il periodo massimo possibile. Senza peraltro fornire giustificazioni sufficienti per tali controlli, né informazioni sufficienti sui risultati, ostacolando quindi l'analisi da parte della Commissione e il controllo esercitato dal Parlamento. Mettere a rischio lo spazio Schengen avrà delle conseguenze politiche, economiche e sociali dannose, non solo al principio della libera circolazione ma anche alla prosperità dei cittadini europei.
Media pluralism and media freedom in the European Union (A8-0144/2018 - Barbara Spinelli) IT
Il valore di questa risoluzione, adottata a grandissima maggioranza dall'Aula risiede nel diritto di informare e nel diritto ad essere informati.L'affermazione di questi principi presuppone l'esistenza di media pluralistici, indipendenti ed attendibili: elementi questi essenziali del diritto alla libertà di espressione. Una libertà che va garantita attraverso l'accuratezza delle informazioni anche attraverso meccanismi di autoregolamentazione basati sui principi di accuratezza e trasparenza, che prevedano obblighi e strumenti adeguati sulla verifica delle fonti. Attraverso attività severe di contrasto delle "fake news" anche dotando gli utenti di strumenti di segnalazione e comunicazione di potenziali "fake news " per facilitarne la rettifica e la revisione. La libertà di espressione va anche garantita creando un contesto sicuro per i giornalisti e gli altri operatori dei media, in modo da consentire loro di svolgere il proprio lavoro in piena indipendenza e sicurezza. L'assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia e del giornalista investigativo slovacco Ján Kuciak e della sua compagna Martina Kušnírová sono delle ferite profonde nella storia del giornalismo europeo. Gli Stati membri devono compiere ogni sforzo possibile per prevenire tali violenze ed evitare l'impunità, nonché assicurare che le vittime e le loro famiglie abbiano accesso agli opportuni mezzi di giustizia e di ricorso.
Vaccine hesitancy and drop in vaccination rates in Europe (B8-0188/2018, B8-0195/2018) IT
Con la risoluzione approvata oggi a Strasburgo, il Parlamento europeo pone in evidenza i preoccupanti dati epidemiologici che indicano un aumento della reticenza nei confronti dei vaccini ed un significativo calo nelle procedure di vaccinazione.In alcuni Paesi dell'Unione europea, a causa di una copertura non adeguata, si è assistito a casi di malattie e decessi che potevano essere evitatati con la corretta prevenzione vaccinale. Un esempio sono i 57 decessi nei Paesi dell'UE a causa del morbillo segnalati dal 2016 ad oggi.La risoluzione sottolinea quanto i vaccini abbiano migliorato gli standard di vita europei e contribuito all'eradicazione di gravi patologie e ricorda che il Parlamento europeo pone la sicurezza dei cittadini europei al centro del proprio lavoro. Abbiamo chiesto una maggiore trasparenza informativa sul tema della protezione vaccinale per avere un'informazione affidabile basata su studi scientifici e sul lavoro dell'OMS e dell'EMA, che consenta di contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti.Il Parlamento europeo si pone a favore di un'azione comunitaria volta ad aumentare la copertura vaccinale e la farmaco vigilanza. Inoltre sottolinea la necessità di armonizzare il programma di vaccinazione a livello europeo investendo sulla sanità e facilitando l'accesso ai vaccini.
Implementation of the Bologna Process – state of play and follow-up (B8-0190/2018) IT
Oggi abbiamo approvato la risoluzione sull'attuazione del processo di Bologna. Quest'ultimo rappresenta uno sforzo collettivo di amministrazioni pubbliche, università, insegnanti e studenti, insieme ad associazioni di categoria e datori di lavoro per il raggiungimento di un sistema comune di studi articolato in tre cicli (laurea / laurea magistrale / dottorato di ricerca) rafforzare la certificazione della qualità e agevolare il riconoscimento delle qualifiche e dei periodi di studio.Monitorando la riuscita del processo ed il suo avanzamento, abbiamo chiesto ai Paesi partecipanti di intensificare l'impegno politico e promuovere la cooperazione reciproca nell'attuazione degli obiettivi concordati come favorire un miglioramento dell'istruzione e promuovere l'occupazione dei diplomati e dei laureati.Il Parlamento europeo ha inoltre invitato la promozione di una maggiore mobilità di studenti, insegnanti, ricercatori e personale amministrativo in quanto strumento fondamentale per lo sviluppo personale e professionale. A favore di una maggiore mobilità abbiamo sottolineato l'importanza di linee guida come trasparenza, accessibilità ed equità per lo stanziamento di sussidi e borse di mobilità.Abbiamo infine sottolineato come l'avanzamento del processo di Bologna e il raggiungimento delle priorità delineate non possono prescindere da un aumento di bilancio a favore dell'istruzione superiore pubblica, che deve essere gratuita ed accessibile.
Progress on UN Global compacts for safe, orderly and regular migration and on refugees (B8-0184/2018) IT
I Patti globali rappresentano un’opportunità storica per conseguire quegli obiettivi che sono di portata e di natura internazionale e che riguardano la mobilità e la migrazione. Le migrazioni internazionali sono dei fenomeni multidimensionali e trasversali che richiedono approcci e soluzioni globali, integrate e coerenti. Nessun Paese da solo può cogliere le opportunità e le sfide di questo fenomeno. Questo è il senso di questa risoluzione fortemente voluta dal Parlamento affinché i negoziati sui due patti avanzino in modo spedito e secondo gli obiettivi definiti dalla Dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti.I due patti non sono disgiunti poiché, tutti gli esseri umani, siano essi migranti o rifugiati, godono degli stessi diritti, compreso il principio fondamentale di non respingimento. Quello che chiediamo alla comunità internazionale è l’adozione di misure a breve ma anche a lungo termine, sostenibili e globali, a vantaggio di tutte le parti interessate, sulla base del principio del partenariato e il rafforzamento della cooperazione tra i paesi di origine, di transito e di destinazione. La migrazione contribuisce alla crescita inclusiva e allo sviluppo sostenibile delle comunità di accoglienza.Questa è un’opportunità storica per inserire la correlazione tra sviluppo e migrazione nell'agenda politica mondiale.
Implementation of the EU external financing instruments: mid-term review 2017 and the future post-2020 architecture (A8-0112/2018 - Marietje Schaake) IT
Oggi al Parlamento europeo abbiamo approvato la risoluzione sull'attuazione degli strumenti di finanziamento esterno dell'UE: revisione intermedia del 2017 e futura architettura post 2020.Abbiamo sottolineato la mancanza di flessibilità e la coerenza del finanziamento che non ha consentito all'UE di inserirsi come un vero attore globale. Un'ulteriore preoccupazione del Parlamento europeo fa riferimento alla mancanza di un orientamento politico e di una visione globale; questo ha fatto in modo che il progresso e l'attuazione degli strumenti di finanziamento esterno risultassero meno efficaci di quanto auspicato. Nel caso degli aiuti dell'UE allo sviluppo, infatti, non è stato raggiunto l'obiettivo ONU dello 0,7%.Per il QFP il Parlamento europeo chiede un incremento del bilancio dell'UE per rafforzare lo strumento di finanziamento esterno. Una maggiore flessibilità e trasparenza potrà consentire di indirizzare ed adattare correttamente i fondi per realizzare azioni ancor più ambiziose in materia di diritti dell'uomo sempre nel rispetto degli impegni dell'Agenda 2030.Abbiamo anche sottolineato l'importanza del principio di condizionalità. Esso deve rappresentare il faro dei finanziamenti esterni dell'UE in quanto deve essere possibile sospendere gli aiuti laddove un paese beneficiario non ottemperi a principi basi promossi dall'UE come democrazia, Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani.
Europass: framework for skills and qualifications (A8-0244/2017 - Thomas Mann, Svetoslav Hristov Malinov) IT
Con questo voto abbiamo adottato in prima lettura la posizione sulla decisione di revisione del quadro Europass, strumento che nasce nel 2004 per stabilire standard europei e creare un sistema chiaro e facilmente fruibile per i documenti professionali. Europass comprende cinque modelli di documenti ed è stato utilizzato per creare online più di 100 milioni di CV, attenuando il divario tra gli standard dei diversi Paesi europei e semplificando la definizione di qualifiche e competenze specifiche relative a lavoro, studio ed attività di volontariato. La nostra decisione favorisce un miglioramento di trasparenza, utilizzo e accessibilità della piattaforma a tutti, comprese le persone con disabilità, per soddisfare esigenze e aspettative degli utenti finali, le persone in cerca di lavoro, lavoratori, datori di lavoro, camere di commercio, organizzazioni e volontari.La decisione inoltre promuove come le azioni dirette ad accrescere la qualità e la pertinenza della formazione delle competenze, renderle facilmente comparabili e a migliorare l'analisi delle stesse e delle informazioni correlate per migliorare le scelte professionali, nella direzione intrapresa dall'agenda adottata dalla Commissione il 10 giugno 2016 per le competenze per l'Europa.
Creative Europe Programme (2014 to 2020) (A8-0369/2017 - Silvia Costa) IT
La modifica del regolamento di Europa Creativa è finalizzata a inserire l'Orchestra dei giovani dell'Unione europea (EUYO) tra gli organismi europei che sono sostenuti a regime con un adeguato cofinanziamento all'interno del programma. Europa creativa (2014-2020), istituito nel 2013 a sostegno dei settori creativi europei, ha l'obbiettivo di promuovere e salvaguardare la diversità linguistica e culturale europea e rafforzare la competitività del settore culturale e creativo per favorire una crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva. Date le caratteristiche dell'EUYO, abbiamo dunque approvato le modifiche agli Art. 13 e 15 del programma Europa creativa consentendo all'Orchestra dei giovani dell'Unione europea di accedere al sostegno del progetto e consigliando alla stessa di adoperarsi per garantire la propria sostenibilità e ridurre la dipendenza dai finanziamenti dell'Unione nonché una maggiore visibilità nei media europei, specialmente quelli online. In linea con gli obiettivi del sottoprogramma Cultura del programma Europa Creativa, l'EUYO fornisce infatti una formazione regolare ai giovani musicisti attraverso un programma di residenza e offre loro l'occasione di esibirsi in festival e tournée all'interno dell'Unione europea e a livello internazionale. L'Orchestra ha inoltre, contribuito fin dalla sua nascita alla promozione del dialogo interculturale e del patrimonio musicale europeo.
Situation in Syria (RC-B8-0139/2018, B8-0139/2018, B8-0141/2018, B8-0142/2018, B8-0143/2018, B8-0144/2018, B8-0146/2018, B8-0150/2018) IT
La Siria è sotto assedio da sette anni. La situazione umanitaria nel paese è devastante, la popolazione civile è allo stremo e ogni giorno si registrano le più brutali violazioni dei diritti umani fondamentali.La cessazione del conflitto e la ricostruzione della Siria sono elementi imprescindibili e necessitano un'attuazione immediata. Non possiamo più tollerare ulteriori fallimenti ai già tanti tentativi fatti a livello regionale ed internazionale di porre fine alla guerra. L'Unione europea deve intraprendere ogni sforzo possibile per rilanciare i negoziati di pace mediati dalle Nazioni Unite nonché giocare un ruolo più attivo, anche facendo ricorso alla sua capacità finanziaria e alla sua disponibilità a impegnare considerevoli risorse a favore della ricostruzione.La prossima conferenza di Bruxelles del 24 e 25 aprile sarà il banco di prova per rilanciare questo processo e dimostrare alla comunità internazionale il peso dell'Unione europea. Il peso che ha anche nel definire una strategia in materia di responsabilità per le atrocità commesse nel paese. In Siria non potranno infatti esserci né un'efficace risoluzione del conflitto né una pace sostenibile se i responsabili dei crimini commessi non saranno chiamati a rispondere delle loro azioni.
Guidelines on the framework of future EU-UK relations (B8-0134/2018, B8-0135/2018) IT
L'Unione europea e il Regno Unito, condividono stretti legami, che vanno oltre la vicinanza geografica, la storia comune e l'appartenenza per oltre 40 anni, alla stessa Unione. Sono elementi importanti ed indicativi del fatto che il Regno Unito, continuerà a essere un importante partner per l'UE. Con questa risoluzione il Parlamento circoscrive a 4 pilastri le future relazioni e propone di includere le relazioni economiche e commerciali, la politica estera, la cooperazione in materia di sicurezza e cooperazione allo sviluppo, la sicurezza interna e la cooperazione tematica.Tuttavia, la cooperazione tra il Regno Unito, in quanto paese terzo, potrà avvenire esclusivamente nel pieno rispetto dei principi enunciati da questa risoluzione. L'aula considera essenziali il pieno rispetto dei principi democratici, dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la salvaguardia dell'ordinamento giuridico dell'UE e del ruolo della Corte di giustizia dell'Unione europea, nonché il mantenimento dell'autonomia del processo decisionale dell'Unione. Non consentiremo alcun approccio settoriale all'integrità e al corretto funzionamento del mercato interno, dell'unione doganale e delle quattro libertà e per contro, prevedremo, delle parità di condizioni per quanto riguarda il rispetto delle norme discendenti dagli obblighi internazionali nonché dalla legislazione e dalle politiche dell'Unione in alcuni settori chiave.
The next MFF: Preparing the Parliament’s position on the MFF post-2020 (A8-0048/2018 - Jan Olbrycht, Isabelle Thomas) IT
Con la risoluzione approvata in plenaria abbiamo ribadito la nostra posizione sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il post 2020 rimarcandone entità, durata e priorità. Riteniamo essenziale continuare a supportare le politiche esistenti come la Politica Agricola Comune (PAC), la politica di coesione ed il programma Erasmus+ ed inoltre dare seguito alle richieste su temi quali migrazioni, sicurezza, lotta al cambiamento climatico e digitalizzazione. Considerando che il QFP 2014-2020 si è dimostrato insufficiente a soddisfare le reali esigenze e ambizioni politiche, abbiamo espresso con convinzione che il prossimo QFP debba permettere all'Unione di offrire soluzioni forti per uscire rafforzata dalle crisi del decennio. Per questo motivo, oltre allo sviluppo delle politiche mirate a rafforzare democrazia, Stato di diritto, diritti umani e crescita economica, l'aula ha approvato strumenti speciali del QFP come la riserva per aiuti d'urgenza, il Fondo di solidarietà dell'Unione europea ed in particolare lo strumento di flessibilità, per il quale chiediamo un incremento della dotazione finanziaria fino ad un importo annuo di 2 miliardi di euro per rispondere a finalità straordinarie che dovessero emergere nel corso del QFP.
Reform of the European Union’s system of own resources (A8-0041/2018 - Gérard Deprez, Janusz Lewandowski) IT
La necessità di riformare le modalità di finanziamento dell'Unione europea non è una mera richiesta del Parlamento. Già nel 1957, il Trattato di Roma prevedeva che la Comunità economica europea si sarebbe finanziata con contributi nazionali solo per un periodo di transizione, per poi passare a un sistema di risorse proprie. Inoltre, l'articolo 311 del TFUE prevede che l'Unione si doti dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche. Il bilancio, fatte salve le altre entrate, è finanziato integralmente tramite risorse proprie. Ecco quindi che l'obbligo giuridico di dotare il bilancio dell'Unione di reali risorse proprie scaturisce direttamente dal trattato.Ciò che chiediamo in questa risoluzione è una riforma che risponda all'esigenza di ridurre la percentuale dei contributi basati sul RNL e consentire la copertura di un maggior livello di spesa. L'Unione deve infatti garantire un adeguato finanziamento delle politiche e dei programmi dell'Unione dotati di un chiaro valore aggiunto europeo, ma anche fornire risorse supplementari per affrontare le sfide che sono già state individuate in settori quali la crescita e l'occupazione, il cambiamento climatico, la tutela dell'ambiente, la competitività, la coesione, l'innovazione, la migrazione, il controllo delle frontiere esterne dell'UE, la sicurezza e la difesa.
Gender equality in EU trade agreements (A8-0023/2018 - Eleonora Forenza, Malin Björk) IT
La politica commerciale dell'Unione europea è uno strumento straordinario per promuovere valori globali ed europei, tra cui l'uguaglianza di genere soprattutto nei contesti in cui le donne si vedono private dei loro diritti e libertà fondamentali. Sono ancora troppi i paesi in cui le donne incontrano specifiche limitazioni di genere, come un accesso limitato o ridotto alle risorse, discriminazioni giuridiche, o l'onere di svolgere attività di assistenza non retribuite.Con questa risoluzione chiediamo alla Commissione di garantire affinché i partner commerciali dell'UE rispettino pienamente gli articoli 16 e 17 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, al fine di combattere le diseguaglianze di genere sul piano dei diritti sociali ed economici.Chiediamo misure vincolanti per lottare contro lo sfruttamento e migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle donne nei settori orientati all'esportazione in particolare nei settori tessile, manifatturiero e agricolo, in modo da evitare che la liberalizzazione degli scambi contribuisca alla precarietà dei diritti dei lavoratori e all'incremento del divario retributivo di genere. I negoziati commerciali devono essere trasparenti ed includere la parità di genere tra le squadre negoziali. Le donne devono partecipare a tutte le fasi delle consultazioni commerciali, sia a livello dell'UE che di OMC.
Lagging regions in the EU (A8-0046/2018 - Michela Giuffrida) IT
Con l'approvazione di questa risoluzione ribadiamo il nostro sostegno alla politica di coesione per le regioni in ritardo di sviluppo dell'Unione. Si tratta di 47 regioni appartenenti a 8 Stati europei caratterizzate da un basso tasso di crescita e basso reddito. Abbiamo invitato la Commissione e gli Stati membri a definire per queste regioni strategie, programmi e azioni su misura, come i progetti attuati in zone di Romania e Polonia, accolti positivamente dall'aula. Al fine di promuovere un migliore sviluppo economico ed un ambiente favorevole agli investimenti, l'aula ritiene che debbano essere attuate azioni che rafforzino la coesione economica, sociale e territoriale e allo stesso tempo riducano le disparità fra le varie regioni. Si invita quindi la Commissione a sostenere lo sviluppo di sistemi per l'innovazione e strategie di potenziamento per interazione tra le imprese e tra imprese, università e centri di ricerca, contrastando allo stesso tempo il fenomeno della disoccupazione, soprattutto giovanile, che rimane drammatico nelle zone caratterizzare da ritardo di sviluppo. Creare un ambiente favorevole agli investimenti in infrastrutture ed istruzione al fine di superare il divario fra le regioni dell'Unione rimane una prerogativa del Parlamento.
The role of EU regions and cities in implementing the COP 21 Paris Agreement on climate change (A8-0045/2018 - Ángela Vallina) IT
Con la risoluzione che abbiamo adottato ribadiamo l'importanza dell'impegno dell'Unione europea in materia di cambiamenti climatici. L'Europa, nel quadro dell'accordo di Parigi (COP 21) e del Patto di Amsterdam, persegue uno degli obiettivi più ambiziosi a livello mondiale in materia di lotta ai cambiamenti climatici. Ci auspichiamo infatti che l'Europa diventi il baluardo mondiale nel campo dell'energia rinnovabile. Per raggiungere questo obbiettivo l'aula ha riconosciuto il ruolo fondamentale di regioni, città e paesi nel promuovere la transizione verso l'utilizzo di energia pulita e rinnovabile in collaborazione diretta con i cittadini.Fino ad ora soltanto quindici Paesi europei hanno adottato un piano d'azione e una strategia di adattamento in merito alla lotta al cambiamento climatico. Le misure attuate sono però ancora insufficienti. L'aula ha dunque esortato Stati, regioni e le città ad inserire nei loro programmi istituzionali progetti e strategie per la promozione dell'energia rinnovabile. Per consentire il raggiungimento di questi obbiettivi abbiamo ribadito la necessità di aumentare il bilancio della politica di coesione per il post 2020 in modo da accrescere gli investimenti nelle aree urbane volti alla transizione verso energie rinnovabili, implementazione di sistemi di trasporto pubblico compatibili con l'ambiente e riduzione delle emissioni di carbonio.
Prospects and challenges for the EU apiculture sector (A8-0014/2018 - Norbert Erdős) IT
Il voto sulla risoluzione sulle prospettive e le sfide per il settore dell'apicoltura dell'UE è un segno di grande impegno e lungimiranza del Parlamento. Le api svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo agricolo, per il mantenimento dell'equilibrio ecologico e per la conservazione della biodiversità. L'apicoltura è parte integrante dell'agricoltura europea, con 620 mila lavoratori ed un apporto di 14,2 miliardi annui.Dati i preoccupanti incrementi nei tassi di mortalità delle api, causati prevalentemente da parassiti, malattie, pesticidi e cambiamento climatico, ed il costante dibattito sull'importazione di miele non conforme agli standard dell'Unione da Stati terzi, era urgente sostenere questa votazione. Questa adozione rimarcherà l'importanza della costruzione di sistemi unionali per le informazioni su ricerca e salute delle api, di una severa lotta alla contraffazione e l'adulterazione ed inoltre della sponsorizzazione a livello sanitario di altri prodotti dell'apicoltura come propoli, pappa reale e polline.All'interno di questo progetto rimane centrale la salvaguardia degli interessi e le esigenze dei produttori europei, in particolare alle piccole e medie imprese, proponendo un aumento dei sistemi di finanziamento, sia a livello europeo che a livello nazionale.
Cutting the sources of income for Jihadists - targeting the financing of terrorism (A8-0035/2018 - Javier Nart) IT
Il voto di oggi ribadisce l'impegno del PE ad affrontare e sconfiggere la minaccia terroristica di ISIS/Da'esh/Al-Qaeda e di tutti i gruppi jihadisti. Prosciugare le riserve e gli ingressi dei flussi di denaro destinati al terrorismo, attraverso l'intensificazione di mezzi e strategie per l'intervento finanziario, è un passo fondamentale nella lotta al terrorismo. Data la portata globale del fenomeno è infatti necessario un approccio olistico volto a combattere i circuiti sotterranei quali frode, evasione, riciclaggio e paradisi fiscali che finanziano la radicalizzazione ed atti terroristici. Con questa risoluzione si ribadisce l'importanza di contrastare organizzazioni e fondazioni che hanno posto le basi per l'indipendenza finanziaria di ISIS/Da'esh/Al-Qaeda fungendo da copertura per le loro attività abusive. Si sottolinea inoltre l'esigenza di controllare il riciclaggio di denaro dei gruppi jihadisti che avviene attraverso l'acquisto di imprese in tutto il mondo consentendo così la pulizia di denaro proveniente dalla compravendita illecita di beni culturali, materie prime ad alto valore e traffico di essere umani.Una particolare attenzione è stata riservata al contrasto dell'islamofobia anche al fine di evitare l'aumento dei reati generati dall'odio nonché gli attacchi di natura razzista, xenofoba o per motivi religiosi.
EU priorities for the 62nd session of the UN Commission on the Status of Women (A8-0022/2018 - Izaskun Bilbao Barandica, Ángela Vallina) IT
La raccomandazione del PE rimarca l'importanza del riconoscimento di una piena uguaglianza di genere in quanto principio fondamentale dell'Unione. In linea con il quinto obbiettivo di sviluppo sostenibile e con l'agenda 2030 di conseguire piena parità e emancipazione femminile, abbiamo votato favorevolmente questa relazione caratterizzata da una particolare riflessione sulla condizione delle donne nelle zone rurali.La Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna, all'articolo 14, fa specifico riferimento alle esigenze femminili nelle zone rurali, dove la tutela di differenze fisiologiche e la partecipazione a processi decisionali risultano ancora non garantite. La raccomandazione del PE sottolinea inoltre la priorità di tutelare diritti fondamentali come l'accesso a sanità e istruzione di alta qualità e rimarca l'esigenza di un miglioramento della condizione delle donne a partire dall'istituzione di sistemi di protezione sociale universale e da una maggiore attività dei governi regionali e locali nel fornire infrastrutture nonché servizi per la vita quotidiana.Per raggiungere questo obbiettivo è necessario profondere il massimo impegno e porre fine ad ogni tipo di discriminazione di genere come: violenze sessuali, pratiche dannose e forzate e forme di disparità educative, lavorative e di accesso a risorse e servizi.
Marrakesh Treaty: facilitating the access to published works for persons who are blind, visually impaired, or otherwise print disabled (A8-0400/2017 - Max Andersson) IT
Il Parlamento ha dato la sua approvazione alla conclusione del trattato di Marrakesh. Un trattato importante i cui beneficiari sono persone non vedenti, persone che soffrono di una disabilità visiva, percettiva o di lettura oppure persone che soffrono di una disabilità fisica che impedisce loro di tenere o di maneggiare un libro oppure di fissare o spostare lo sguardo nella misura che sarebbe normalmente necessaria per leggere. Ecco, per consentire loro di poter partecipare effettivamente e appieno alla vita sociale, le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa devono poter avere accesso a libri e materiale stampato a condizioni pari agli altri. Grazie a questo trattato, le parti contraenti stabiliranno una serie di norme internazionali dirette a garantire limitazioni o eccezioni alle norme in materia di diritto d'autore a livello nazionale a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. L'attuazione di questo trattato consentirà lo scambio transfrontaliero di copie in formato accessibile di opere pubblicate riducendo pertanto le barriere che le persone con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa incontrano ogni giorno.
Promotion of the use of energy from renewable sources (A8-0392/2017 - José Blanco López) IT
L'adozione della proposta di direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili è un segno concreto dell'impegno di questo Parlamento nei confronti dei cittadini europei, della loro qualità di vita e per uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Con questo voto, si è creato un quadro giuridico chiaro ed efficace in linea con l'obiettivo della decarbonizzazione dell'economia definito con l'accordo di Parigi.Ci siamo pronunciati per la fissazione di un obiettivo vincolante in materia di energie rinnovabili a livello dell'Unione per il 2030; ciò infatti costituirebbe uno stimolo costante allo sviluppo di tecnologie in grado di generare energia rinnovabile e creerebbe certezza per gli investitori.Siamo stati ambiziosi e abbiamo votato affinché gli Stati membri provvedano, collettivamente, a far sì che la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia dell'Unione nel 2030 sia almeno pari al 35% con una quota del 12% di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti.Abbiamo inoltre previsto il bando, a partire dal 2021 dei biocarburanti e dei bioliquidi ottenuti dall'olio di palma. La decarbonizzazione non è un freno alla crescita economica, al contrario, è il motore della competitività, dell'attività economica e dell'occupazione.
Women, gender equality and climate justice (A8-0403/2017 - Linnéa Engström) IT
Ancora una volta il Parlamento interviene a favore della tutela e della salvaguardia dei diritti delle donne, questa volta da una prospettiva di impatto climatico. Il riscaldamento globale ha degli effetti devastanti per tutte le popolazioni che lo subiscono; eppure l'impatto è maggiore sulle popolazioni che più dipendono dalle risorse naturali per la loro sussistenza, o che hanno minori capacità di reagire a calamità naturali. Purtroppo le principali vittime sono le donne, categoria maggiormente vulnerabili e più esposta a rischi e a oneri più elevati, che vanno dalle disparità di accesso alle risorse, all'istruzione, alle opportunità di lavoro, ai diritti fondiari, alle norme sociali e culturali. Con questa risoluzione chiediamo delle garanzie affinché le donne svolgano un ruolo strategico nello sviluppo dei modelli di consumo e produzione sostenibili, e rispettosi dell'ambiente, ivi compresa la necessità per le donne di partecipare in modo equo al processo decisionale, in materia di ambiente a tutti i livelli. I cambiamenti climatici sono una delle cause profonde della migrazione. Non possiamo più posticipare il dibattito dello status di rifugiato climatico. Chiediamo pertanto l'istituzione di un gruppo di esperti che accompagni la comunità internazionale all'adozione di una disposizione sulla migrazione climatica.
Implementation of the directive on combating the sexual abuse and sexual exploitation of children and child pornography (A8-0368/2017 - Anna Maria Corazza Bildt) IT
Ogni forma di abuso o lo sfruttamento sessuale di minori, sono dei reati odiosi che vanno contrastati e punti con la massima severità.Certo, la direttiva 2011/93/UE costituisce un quadro giuridico solido e completo per la lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori, tuttavia il suo recepimento non è ancora ottimale soprattutto per quanto riguarda le disposizioni sulla prevenzione, le indagini e l'azione penale, nonché la protezione e l'assistenza delle vittime.Mancano risorse umane e finanziarie adeguate alle autorità di contrasto e giudiziarie per combattere l'abuso e lo sfruttamento sessuale di minori così come mancano squadre investigative speciali dotate di strumenti e di risorse appropriati. Soprattutto per contrastare forme sempre più frequenti di reati online, come la pubblicazione di immagini intime per vendetta e l'estorsione sessuale, che coinvolgono molti giovanissimi, in particolare le adolescenti. Ogni immagine contenente abusi sessuali su minori deve obbligatoriamente essere rimossa. Il nostro impegno come Parlamento è di promuovere la dignità umana, l'autostima, la non violenza e, più in generale, il diritto dei bambini di essere protetti contro tutte le forme di abuso sessuale e di sfruttamento sessuale. Con tolleranza zero rispetto a chi si macchia di questi odiosi crimini.
State of play of negotiations with the United Kingdom (B8-0676/2017, B8-0677/2017) IT
Con questo voto abbiamo accolto con favore la relazione congiunta sui progressi della Brexit. Naturalmente ciò non significa che tutte le questioni ancora in sospeso siano state risolte; al contrario, ora inizia la fase più delicata che potrà progredire solo se in governo britannico rispetterà gli impegni assunti e li tradurrà nel progetto di accordo di recesso.Sono ancora molte tuttavia le questioni in sospeso che dovranno essere risolte prima che l'accordo di recesso possa essere concluso. In particolare, chiediamo che vengano risolte questioni essenziali per i cittadini britannici, tra cui l'estensione dei diritti riconosciuti non solo ai cittadini ma anche ai loro futuri partner; la salvaguardia dei futuri diritti di libera circolazione in tutto il territorio dell'UE per i cittadini del Regno Unito attualmente residenti in uno degli Stati membri; il carattere vincolante delle decisioni della Corte di giustizia in merito all'interpretazione delle disposizioni relative ai diritti dei cittadini; la garanzia che gli impegni assunti per quanto riguarda l'Irlanda del Nord e l'Irlanda possano trovare una piena applicazione.Malgrado l'esito del referendum, sono infatti molti i cittadini del Regno Unito che hanno espresso una forte opposizione alla perdita dei diritti di cui attualmente godono in quando cittadini dell'Unione europea.
Draft recommendation following the inquiry on money laundering, tax avoidance and tax evasion (B8-0660/2017) IT
L'ampio sostegno di quest'Aula alle raccomandazioni della commissione d'inchiesta sui reati fiscali testimonia l'urgenza di ridefinire il modello europeo in materia di tassazione.Un modello che purtroppo è ostaggio della regola dell'unanimità in seno al Consiglio e che riduce gli incentivi a progredire verso sistemi fiscali equi e trasparenti così come verso una giustizia fiscale e sociale.I Panama Papers hanno diminuito la fiducia dei cittadini nei nostri sistemi finanziario e tributario; è anche compito di quest'Aula ripristinare la fiducia del pubblico e pretendere che l'Unione e i suoi Stati rafforzino i loro strumenti giuridici per passare dalla segretezza alla trasparenza, alla cooperazione reciproca e allo scambio di informazioni. Ma non solo. Gli Stati membri devono semplificare i loro sistemi fiscali e ciò al fine di garantire una tassazione più equa e assicurare investimenti nell'economia reale. Tra le misure di contrasto ai reati fiscali abbiamo chiesto una definizione internazionalmente riconosciuta di paradisi fiscali, la tenuta di registri dei titolari effettivi standardizzati, la creazione di strumenti a sostegno degli informatori e una commissione di inchiesta permanente. Oltre che, naturalmente, delle sanzioni dissuasive nei confronti di banche e intermediari coinvolti consapevolmente, deliberatamente e sistematicamente in schemi fiscali o di riciclaggio del denaro illegali
Mobilisation of the European Globalisation Adjustment Fund: application EGF/2017/004 IT/Almaviva (A8-0346/2017 - Daniele Viotti) IT
Abbiamo mostrato un segnale di solidarietà importante alle tante lavoratrici e lavoratori del call center Almaviva di Roma. 3 milioni e 400 mila euro a favore di oltre 1 600 persone la cui vita professionale è stata travolta da una serie di circostanze, non da ultima la crisi economica e la pressione esercitata sui prezzi dalla crescente concorrenza globale.Si tratta pur sempre di un co-finanziamento mobilitato attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione che non coprirà tutti i fabbisogni dei lavorati, ma che almeno andrà ad integrare le misure adottate dal governo italiano. Misure dirette alla formazione, riqualificazione e formazione professionale, all'assistenza personalizzata nella ricerca di un impiego, al sostegno all'imprenditorialità e non da ultimo alla copertura di assegni di ricollocazione.Misure importanti anche perché saranno dirette a tutelare soprattutto le lavoratrici di età compresa tra i 30 e i 55 anni. Sono infatti loro la categoria più colpita dagli esuberi di Almaviva e le principali vittime dei licenziamenti. Una misura concreta, questa, che permetterà loro di ricostruirsi un futuro professionale anche con un contributo dell'Europa.
Cooperation between national authorities responsible for the enforcement of consumer protection laws (A8-0077/2017 - Olga Sehnalová) IT
Con questo voto abbiamo dato prova della concretezza dell'azione dell'Unione in materia di protezione dei consumatori su acquisti e prenotazioni on-line. Non solo per quello che concerne la tutela della loro salute, sicurezza e interessi economici, ma anche del loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei loro interessi.Non è più accettabile un sistema a 28 Stati membri, soprattutto in un contesto in cui, quasi il 40% dei siti web, viola i loro diritti.Grazie alle nostre modifiche le autorità nazionali disporranno di maggiori poteri per porre fine a truffe o frodi, e queste misure possono anche includere la rimozione dei contenuti o la sospensione di un sito web, un servizio o un account.Una novità introdotta consiste nel potere delle autorità pubbliche ad acquistare a campione beni o servizi, anche in forma anonima, per ispezionarli e sottoporli a ingegneria inversa al fine di individuare possibili infrazioni.Infine, l'istituzione di un meccanismo di allerta al quale verranno associate le principali organizzazioni di protezione dei consumatori. Queste potranno notificare alle autorità competenti delle sospette infrazioni e condividere con loro le informazioni necessarie a individuare, investigare e far cessare tali infrazioni, nonché fornire pareri sulle indagini o infrazioni rilevate.
Deployment of cohesion policy instruments by regions to address demographic change (A8-0329/2017 - Iratxe García Pérez) IT
La politica di coesione non è solo uno strumento per la riduzione delle disparità territoriali all'interno dell'Unione europea. È anche uno strumento indispensabile a far fronte alla sfida sempre più crescente in Europa del cambiamento demografico. In base alle statistiche la percentuale della popolazione dell'Unione europea rispetto alla popolazione mondiale, passerà dal 6,9% del 2015 al 5,1% nel 2060. Cambiamento che tra l'altro non interesserà tutti i paesi e tutte le regioni in maniera uniforme: per un aumento della popolazione nella maggior parte delle zone urbane e, soprattutto, metropolitane, assisteremo ad un declino nella maggioranza delle zone rurali e remote, con situazioni molto diversificate nelle regioni ultra periferiche.Cioè che invece sarà uniforme saranno le pressioni economiche, sociali, di bilancio e ambientali sui governi e sulle autorità regionali e locali degli Stati membri in termini di fornitura di servizi pubblici, soprattutto servizi previdenziali e sociali e nell'edilizia.Chiediamo pertanto che l'Europa affronti il cambiamento demografico in maniera coordinata attraverso l'azione di tutte le autorità europee, nazionali, regionali e locali, realizzando un'effettiva "governance multilivello". Il quadro finanziario pluriennale post 2020 dovrebbe dare un impulso deciso alle sfide demografiche, prevedendo una voce di bilancio ad hoc con finanziamenti supplementari.
Combating sexual harassment and abuse in the EU (RC-B8-0576/2017, B8-0576/2017, B8-0577/2017, B8-0578/2017, B8-0579/2017, B8-0580/2017, B8-0581/2017, B8-0582/2017) IT
Una donna su tre nell'Unione europea ha subito violenze fisiche o sessuali durante la vita adulta: una cifra sconvolgente. Oggi con l'approvazione della risoluzione sulla lotta alle molestie sessuali abbiamo ribadito con forza che qualsiasi forma di violenza sessuale non può, e non deve, essere tollerata. Per questo, abbiamo invitato la Commissione a proporre una strategia a livello europeo che preveda norme vincolanti per proteggere le donne e le ragazze da violenza e molestie. La lotta contro gli abusi sessuali si fa anche attraverso campagne di sensibilizzazione, unite a misure per affrontare il fatto che spesso le molestie non vengono denunciate, soprattutto dalle persone più vulnerabili. La nostra lotta contro le molestie comincia dal Parlamento europeo stesso, che deve dare l'esempio. Nella risoluzione abbiamo infatti sottolineato la necessità di introdurre corsi di formazione obbligatori per tutto il personale e per i deputati sul rispetto e la dignità sul lavoro, tenere un registro riservato dei casi segnalati, istituire una task force di esperti indipendenti, migliorare le procedure e il sostegno per le vittime sia nei procedimenti interni al Parlamento che presso la polizia locale. Infine, abbiamo chiesto anche agli Stati membri di esaminare la situazione nei rispettivi Parlamenti nazionali e adottare le misure necessarie.
Establishing an Entry/Exit System (EES) to register entry and exit data of third country nationals crossing the EU external borders (A8-0057/2017 - Agustín Díaz de Mera García Consuegra) IT
Con l'adozione di questo provvedimento ancora una volta abbiamo dato prova di grande responsabilità portando avanti un sistema di modernizzazione della gestione delle frontiere esterne dell'Unione. È di questo che si tratta: della registrazione elettronica dei dati in ingresso e uscita dei cittadini di paesi terzi nello spazio Schengen.È per tale motivo che i dati personali registrati nel sistema di entrata e di ingresso non dovrebbero essere conservati più di quanto strettamente necessario agli scopi del trattamento dei dati. Chiediamo quindi proporzionalità agli obiettivi perseguiti. Ma chiediamo anche che le autorità, nell'utilizzo del sistema, rispettino scrupolosamente la dignità e l'integrità delle persone i cui dati vengono richiesti. Non accetteremo nessun tipo di discriminazione basata su motivi quali sesso, razza, religione, colore della pelle, o di altro tipo. Il sistema deve essere usato per le sue finalità e in nessun caso per negare ai richiedenti asilo vie sicure ed efficaci d'ingresso nel territorio dell'Unione per esercitare il loro legittimo diritto alla protezione internazionale.
Fundamental rights aspects in Roma integration in the EU: fighting anti-Gypsyism (A8-0294/2017 - Soraya Post) IT
Nonostante gli sforzi a livello nazionale, europeo e internazionale, l'antiziganismo è ancora ben visibile a tutti i livelli della società europea. Con questa relazione abbiamo affermato che per combattere l'esclusione dei Rom, è essenziale educare il grande pubblico sulla diversità, la storia e la cultura Rom. In questo contesto, gli Stati membri dovrebbero assumersi la piena responsabilità dei loro cittadini Rom e lanciare campagne di sensibilizzazione a lungo termine. Abbiamo invitato la Commissione a istituire una commissione di verità e di riconciliazione a livello UE per riconoscere la persecuzione, l'esclusione e la negazione dei Rom nel corso dei secoli. Inoltre, abbiamo riconosciuto che i principali programmi dell'Unione europea quali Erasmus + e l'Iniziativa per l'occupazione giovanile, non riesce a raggiungere i più svantaggiati, in particolare i Rom, e quindi bisogna migliorarne l'efficacia. Gli Stati membri sono invitati inoltre ad attuare pienamente le strategie di integrazione nazionali e ad aggiornarle regolarmente perché gli sforzi e le risorse finanziarie investite nella comunità Rom contribuiscano in modo significativo a migliorare le condizioni di vita dei Rom e la loro integrazione, soprattutto a livello locale.
Control of spending and monitoring of EU Youth Guarantee schemes cost-effectiveness (A8-0296/2017 - Derek Vaughan) IT
La disoccupazione giovanile rimane un problema serio in molti Stati membri, con oltre 4 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni disoccupati nell'UE nel 2016. La Garanzia Giovani e l'Iniziativa per l'occupazione giovanile sono riconosciuti come le azioni più efficaci e visibili a livello europeo per combattere la disoccupazione giovanile: la Garanzia Giovani intende incoraggiare la riforma strutturale dell'istruzione e costituisce una misura a breve termine per combattere la disoccupazione giovanile mentre l'Iniziativa per l'occupazione giovanile è uno strumento di finanziamento. Gli Stati membri sono stati invitati a valutare adeguatamente i costi dei programmi e mobilitare risorse aggiuntive dai rispettivi bilanci nazionali, migliorare i programmi da un punto qualitativo e quantitativo, e garantire una maggiore trasparenza e coerenza nella raccolta dei dati, compresi i dati specifici di genere in tutti gli Stati membri. Con l'approvazione di questa relazione abbiamo infine sottolineato la necessità di creare e sviluppare linee guida per una carriera a lungo termine e di alta qualità con la partecipazione attiva delle famiglie, al fine di permettere ai giovani di fare scelte migliori circa la loro formazione e la carriera.
Legitimate measures to protect whistle-blowers acting in the public interest (A8-0295/2017 - Virginie Rozière) IT
Con l'approvazione della risoluzione del Parlamento europeo sulle misure legittime per proteggere gli informatori che agiscono nell'interesse pubblico, i Whistle-blowers , abbiamo compiuto un passo avanti nel rispetto della democrazia e lo Stato di diritto e nel garantire la libertà di espressione ai suoi cittadini. È necessaria una maggiore trasparenza nel settore dei servizi finanziari per lottare contro le irregolarità e proprio a questo scopo nel 2003 le Nazioni Unite hanno adottato una propria convenzione contro la corruzione. Su questa linea il Parlamento europeo ha istituito due commissioni speciali e una commissione d'inchiesta. Le iniziative già adottate per rafforzare lo scambio internazionale di informazioni in materia fiscale sono state molto utili e le numerose fughe di notizie in tale ambito hanno rivelato una grande quantità di informazioni importanti su irregolarità che altrimenti non sarebbero mai emerse. L'Unione europea deve continuare a contribuire al rafforzamento della cooperazione internazionale nella lotta contro la corruzione, nel pieno rispetto dei principi del diritto internazionale, dei diritti umani e dello Stato di diritto. Gli informatori svolgono un ruolo importante nella segnalazione di attività illecite o irregolari che pregiudicano l'interesse pubblico e il funzionamento delle nostre società e per questo devono essere protetti.
Accessibility requirements for products and services (A8-0188/2017 - Morten Løkkegaard) IT
Circa 80 milioni di persone nell'Unione europea vivono con una forma di disabilità. Per garantire la loro piena partecipazione alla società e per ridurre la frammentazione della legislazione relativa all'accesso ai prodotti e ai servizi, la Commissione europea ha adottato nel 2015 una proposta di direttiva – spesso citata come sull'Atto europeo sull'accessibilità.Oggi al Parlamento europeo abbiamo adottato degli emendamenti importanti a questa proposta di direttiva. Essi impongono che certi prodotti e servizi fondamentali come telefoni, biglietterie automatiche e servizi bancari debbano essere resi più accessibili alle persone con disabilità. La legislazione da noi proposta include anche le persone con limitazioni funzionali temporanee o permanenti, come gli anziani, le donne incinte e le persone che viaggiano con bagagli.Inoltre, cercando un equilibrio tra l'innovazione di prodotti e servizi più accessibili, e l'attenzione a non creare nuovi oneri per le imprese in tutta Europa, con gli emendamenti approvati, abbiamo esonerato dagli obblighi sull'accessibilità, le imprese con meno di 10 dipendenti, inserendo per le altre il criterio di verifica dell'esistenza di un "onere sproporzionato".
The future of the Erasmus+ programme (B8-0495/2017) IT
Il programma Erasmus + è lo strumento più potente dell'Unione europea per collegarsi ai cittadini e creare una comunità di valori, conoscenze e competenze. Unisce i giovani in modi in cui nessun altro programma riesce a fare, rafforzando la loro identità europea.Nove milioni di persone hanno avuto fino ad oggi la possibilità di studiare, formarsi, svolgere attività di volontariato o acquisire un'esperienza professionale all'estero. Questi nove milioni rappresentano però solo il 5% dei giovani europei.Con la relazione adottata oggi abbiamo chiesto che il bilancio complessivo del programma sia aumentato in maniera consistente dopo il 2020 e che siano usati anche altri fondi UE per il suo finanziamento. L'obiettivo è quello di raggiungere un numero ancora maggiore di partecipanti e, attraverso l'utilizzo di fondi strategici, gruppi sempre più diversificati di persone.Abbiamo chiesto che gli Stati membri rendano più semplici e chiare le procedure di accesso al programma di riconoscimento dei crediti formativi in modo che non costituiscano un ostacolo alla partecipazione. Investire nel programma Erasmus+ significa infatti investire in un futuro europeo per le nuove generazioni.
Draft amending budget No 4/2017 accompanying the proposal to mobilise the EU Solidarity Fund to provide assistance to Italy (A8-0281/2017 - Jens Geier) IT
Con il voto di oggi il Parlamento europeo dimostra con un'amplissima maggioranza che esiste un'Europa della solidarietà, soprattutto nei momenti del bisogno, quando un territorio è colpito da una grave catastrofe naturale. Oggi infatti il Parlamento ha dato il via libera ad un nuovo stanziamento dal Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) in favore delle aree terremotate in Centro Italia, cioè per quei 140 comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, colpiti dai terremoti dell'agosto ed ottobre 2016 e del gennaio 2017. I fondi del FSUE potranno essere utilizzati per le operazioni di ricostruzione, di emergenza e di bonifica e per la protezione dei monumenti. L'Italia è già il principale beneficiario del Fondo di solidarietà, avendo ricevuto sin dalla sua creazione nel 2002 finanziamenti UE pari a 1,3 miliardi di euro. Da mesi ci siamo mobilitati perché si accelerassero anche le procedure di accesso al fondo. Grazie al voto di oggi si conferma dunque la vicinanza delle istituzioni in questi momenti dolorosi, vicinanza già sperimentata dal nostro territorio, dopo il terremoto in Emilia, durante la ricostruzione, condotta anche grazie all'importante sostegno del Fondo di solidarietà dell'Unione.
Uniform format for residence permits for third country nationals (A8-0065/2017 - Jussi Halla-aho) IT
Abbiamo adottato senza sostanziali modifiche il regolamento che istituisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi in vista di una completa armonizzazione dei documenti all'interno dell'Unione europea.L'attuale modello per i permessi di soggiorno, oramai utilizzato da venti anni, è considerato compromesso a causa di gravi casi di contraffazione e frode. Per tale ragione il nostro accordo va in prima lettura. Vogliamo assicurare che ai cittadini di paesi terzi venga rilasciato un permesso di soggiorno contenente elementi di sicurezza più moderni anche al fine di impedirne le falsificazioni.Gli Stati Membri sono tenuti ad applicare questo nuovo regolamento al più tardi 15 mesi dopo l'adozione delle prescrizioni tecniche definite in allegato al regolamento.
EU accession to the Council of Europe Convention on preventing and combating violence against women and domestic violence (A8-0266/2017 - Christine Revault d'Allonnes Bonnefoy, Anna Maria Corazza Bildt) IT
La violenza nei confronti delle donne e la violenza di genere, sia fisica che psicologica è un fenomeno tristemente diffuso in tutta l'Unione europea. Se ancora oggi ci troviamo qui a dibattere di questo tema è per ribadire che questo crimine rappresenta di fatto una violazione dei diritti fondamentali e un reato grave che va punito in quanto tale.L'Unione europea ha firmato la sua adesione alla Convenzione di Istanbul che di per sé rappresenta uno strumento importante che affronta simultaneamente la prevenzione, la protezione e l'azione giudiziaria e adotta un approccio onnicomprensivo e coordinato. L'Unione quindi disporrà di un quadro giuridico coerente per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza di genere e per proteggere e sostenere le vittime nelle politiche interne ed esterne dell'UE. Gli Stati membri ora devono fare la loro parte. Soprattutto quelli che non l'hanno ratificata o quelli che non l'hanno attuata.La Convenzione e le sue disposizioni vanno infatti applicate. Combattere questo odioso fenomeno significa anche investire risorse e mezzi per la prevenzione della violenza, anche quella domestica, nonché nella protezione di un numero sempre crescente di donne e ragazze che ogni giorno subiscono minacce e violenza.
European Fund for Sustainable Development (EFSD) and establishing the EFSD Guarantee and the EFSD Guarantee Fund (A8-0170/2017 - Eduard Kukan, Doru-Claudian Frunzulică, Eider Gardiazabal Rubial) IT
Con l'approvazione in prima lettura del nuovo regolamento relativo al Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD), abbiamo acconsentito alla mobilitazione di fondi europei per 3,3 miliardi di euro che, con il loro effetto moltiplicatore, mobiliteranno 44 miliardi di investimenti privati in Africa e nei paesi vicini dell'UE per lottare contro la povertà. L'obiettivo primario della cooperazione allo sviluppo, come indicato dall'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, è infatti la riduzione e, a lungo termine, l'eliminazione della povertà. Per questo motivo abbiamo individuato come aree tematiche principali di investimento il lavoro, le piccole e medie imprese e il cambiamento climatico, con un'attenzione particolare a giovani e donne. Per garantire l'utilizzo corretto dei fondi, abbiamo inoltre istituito regole severe per i beneficiari di tali fondi, sia in riferimento alla trasparenza fiscale, sia in riferimento al rispetto dei diritti umani.Questi investimenti mobilitati dal fondo consentiranno di affrontare anche le specifiche cause socioeconomiche della migrazione, nonché di contribuire al reinserimento sostenibile dei migranti che ritornano nei loro paesi di origine, rafforzando altresì le comunità di transito e d'accoglienza. Solo con questo approccio che promuove lo sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile e inclusivo potremmo agire efficacemente sulle cause profonde della migrazione.
Permitted uses of certain works and other protected subject-matter for the benefit of persons who are blind, visually impaired or otherwise print disabled (A8-0097/2017 - Max Andersson) IT
Oggi abbiamo approvato in prima lettura la proposta di direttiva relativa agli utilizzi consentiti di determinate opere e altro materiale protetto a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa.Tenuto conto dei diritti delle persone non vedenti, con disabilità visive o altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, quali riconosciuti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, abbiamo adottato nuove norme volte ad aumentare la disponibilità di libri e di altro materiale stampato in formati accessibili e migliorarne la circolazione nel mercato interno. Libri, quotidiani, riviste e altri materiali in formati quali braille , audiolibri e stampa a caratteri ingranditi saranno disponibili più facilmente, senza dover richiedere il diritto di autore. Infine, per gli editori che saranno toccati da questa direttiva, abbiamo previsto dei sistemi di indennizzo.
Towards an EU strategy for international cultural relations (A8-0220/2017 - Elmar Brok, Silvia Costa) IT
Con l'approvazione della relazione "Verso una strategia dell'Unione europea per le relazioni culturali internazionali", abbiamo sottolineato il ruolo importante della cultura nella politica esterna dell'UE, come strumento per il mantenimento della pace, della stabilità e della riconciliazione e come motore di sviluppo socioeconomico e umano sostenibile.Cultura ed educazione sono inoltre strumento di libertà, di promozione umana, di dialogo interculturale e interreligioso e sono necessari per prevenire la radicalizzazione, ma anche fonte di creatività e di innovazione, nuova economia, occupazione di qualità, turismo. Per far funzionare questo progetto servono una buona governance multilivello e un forte coordinamento, una linea di bilancio dedicata e risorse umane adeguate nel Servizio Europeo dell'Azione Esterna, con priorità tematiche e geografiche definite in piani annuali e triennali. Ed è questo che abbiamo affermato nella relazione, perché i diritti culturali devono essere promossi quali parte integrante dei diritti umani fondamentali e la cultura deve diventare uno dei pilastri trasversali dello sviluppo sostenibile.
Disclosure of income tax information by certain undertakings and branches (A8-0227/2017 - Hugues Bayet, Evelyn Regner) IT
La parità di trattamento fiscale per tutti, in particolare per tutte le imprese, è una condizione essenziale per il mercato unico. Un approccio coordinato e armonizzato nella realizzazione dei sistemi fiscali nazionali, è essenziale ai fini del corretto funzionamento del mercato unico e contribuirebbe, a prevenire l'evasione fiscale. Oggi abbiamo approvato in prima lettura, nuove regole dell'Unione europea, che obbligano le grandi multinazionali a fornire informazioni pubbliche su quante tasse pagano in ogni paese del mondo. Secondo un sistema chiamato "country by country report", le multinazionali devono rivelare le loro dichiarazioni contabili paese per paese. Aumentare la trasparenza sarà utile per affrontare efficacemente la lotta contro l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello internazionale, con deroghe possibili solo per la protezione di informazioni commercialmente sensibili.
Addressing human rights violations in the context of war crimes, and crimes against humanity, including genocide (A8-0222/2017 - Cristian Dan Preda) IT
Approvando la relazione sulla lotta alle violazioni dei diritti umani, nel contesto di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, incluso il genocidio, abbiamo invitato l'UE e i suoi Stati membri, a utilizzare tutto il loro peso politico, per prevenire queste tipologie di crimini, definiti come atrocità. È di importanza fondamentale inoltre, saper rispondere in modo efficiente e coordinato, nei casi in cui vengano perpetrati tali crimini e dobbiamo essere in grado di mobilitare tutte le risorse necessarie, ad assicurare alla giustizia tutti i responsabili, nonché assistere le vittime e sostenere i processi di stabilizzazione e di riconciliazione. Nella relazione approvata oggi, abbiamo sottolineato anche l'aspetto di genere, che purtroppo caratterizza tali atrocità. Abbiamo chiesto un maggior impegno nell'eliminazione della violenza sessuale e di genere, dall'inizio di ogni emergenza o crisi e nelle situazioni successive ai conflitti, attraverso tutti i mezzi disponibili, visto il suo impiego diffuso e sistematico, come arma di guerra contro donne e bambine. Nella relazione abbiamo anche sottolineato l'importanza di una partecipazione sistematica delle donne in qualsiasi processo di pace e ricostruzione post-conflitto e incoraggiato l'UE e i suoi Stati membri, a promuovere la loro inclusione nei processi di riconciliazione nazionale.
Working conditions and precarious employment (A8-0224/2017 - Neoklis Sylikiotis) IT
Approvando la relazione sulle condizioni di lavoro e l'occupazione precaria, il Parlamento europeo chiede politiche che contemplino le varie forme di lavoro e tutelino adeguatamente i lavoratori. Abbiamo invitato in modo particolare la Commissione e gli Stati membri, ad adottare misure per contrastare la precarietà dell'occupazione giovanile. I contratti a tempo pieno e a tempo indeterminato, continuano a costituire la maggior parte dei contratti di lavoro nell'UE, ma stanno aumentando le forme di occupazione atipiche e questo potrebbe avere effetti negativi sull'equilibrio, tra lavoro e vita privata, a causa di orari di lavoro atipici, come pure di stipendi e contributi pensionistici discontinui.Abbiamo invitato Commissione e Stati membri a garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i tipi di lavoro, in particolare per i tirocini, gli apprendistati e le opportunità nell'ambito della garanzia per i giovani o Erasmus +. Abbiamo chiesto che queste iniziative, che hanno riscosso un enorme successo e portato a buoni risultati, possano essere potenziate negli Stati Membri, attraverso l'adozione e l'attuazione di quadri di qualità, che garantiscano il carattere formativo dell'opportunità di esperienza lavorativa per i giovani.
The need for an EU strategy to end and prevent the gender pension gap (A8-0197/2017 - Constance Le Grip) IT
Con l'approvazione di questa relazione, abbiamo affermato la necessità di una strategia dell'Unione europea, per eliminare e prevenire il divario tra le pensioni degli uomini e delle donne. Questo divario, che nell'Unione Europea sfiora il 40%, è infatti causato da molteplici fattori che intervengono lungo tutto il percorso di vita delle donne e devono essere trattati in maniera congiunta e con un approccio globale.Situazione coniugale, familiare e sociale, interruzioni di carriera e discriminazione, influiscono in maniera negativa sulle pensioni delle donne.Abbiamo chiesto alla Commissione europea e agli Stati Membri, di assicurare la corretta applicazione della normativa contro la discriminazione di genere, la legislazione sui diritti di maternità e assicurare la parità di retribuzione tra donne e uomini, per uno stesso lavoro, perché è anche da questa che deriva la parità tra le pensioni che percepiranno in futuro. Abbiamo inoltre proposto la creazione di incentivi per le donne per lavorare più a lungo e con interruzioni di carriera più brevi, e per uomini, per utilizzare i congedi parentali e di paternità.Gli Stati Membri devono infine fare una valutazione sugli effetti che i loro sistemi pensionistici hanno sul divario tra uomini e donne, nel settore, e attuare urgentemente modifiche strutturali, se necessario.
Participation of the Union in the Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area (PRIMA) (A8-0112/2017 - Sofia Sakorafa) IT
Nell'ottobre 2016, la Commissione europea, su impulso di Consiglio e Parlamento europeo, ha adottato una proposta per l'istituzione di un nuovo partenariato pubblico-pubblico, per la ricerca e l'innovazione, nell'area del Mediterraneo (PRIMA). Oggi con l'approvazione di questa relazione, che ho sostenuto in Aula, il Parlamento dà il via libera all'attuazione di questa proposta legislativa.L'iniziativa PRIMA persegue l'obiettivo di rafforzare l'integrazione e l'allineamento dei sistemi e delle attività di ricerca e di innovazione nei paesi del Mediterraneo, nel settore agroalimentare, affinché diventino sostenibili, e nell'approvvigionamento e gestione delle risorse idriche. Questo significa contribuire a risolvere a monte i problemi legati alla scarsità di acqua, alla sicurezza alimentare, alla nutrizione, alla salute, al benessere e alla migrazione.L'iniziativa PRIMA, che sarà operativa dal 2018, metterà in comune le conoscenze tecniche e le risorse finanziarie dell'UE e degli Stati partecipanti, attualmente undici Stati membri e otto paesi terzi, ma rimarrà comunque aperta ad altre adesioni. La partecipazione dell'UE prevede un contributo di 220 milioni di euro provenienti dal programma quadro di ricerca e innovazione di "Orizzonte 2020", le cui priorità restano in linea con quelle di questo nuovo partenariato.
Specific measures to provide additional assistance to Member States affected by natural disasters (A8-0070/2017 - Iskra Mihaylova) IT
Quando la tragedia del terremoto ha colpito l'Italia, nell'agosto 2016, e di nuovo ad ottobre dello stesso anno, l'Unione europea, ha dato il suo immediato sostegno, attraverso il Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) con l'erogazione di una prima tranche di 30 milioni di euro, a fermare l'emergenza.L'Unione Europea ha la possibilità di riconfermare oggi il suo impegno nel fornire assistenza agli Stati Membri colpiti da catastrofi naturali. Con l'approvazione di questa relazione, che riceve il mio pieno sostegno, introduciamo infatti una modifica al regolamento in vigore sulla politica di coesione 2014-2020, aggiungendo un criterio di finanziamento prioritario del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per le operazioni di ricostruzione che derivano da catastrofi naturali.I finanziamenti saranno destinati sia ad aiutare le popolazioni colpite, sia a sostegno della tutela del patrimonio culturale e potranno coprire fino al 95% delle spese. Si consentirà così a tutti gli Stati membri, le cui regioni siano colpite da gravi catastrofi naturali di reagire rapidamente. A beneficiarne sarà anche l'Italia, il regolamento infatti si applicherà in maniera retroattiva dal 1° gennaio 2014.Oggi vince la solidarietà e con essa l'Italia.
Building blocks for a post-2020 EU cohesion policy (A8-0202/2017 - Kerstin Westphal) IT
La politica di coesione è la principale politica di investimento e sviluppo dell'Unione europea, per ridurre le disuguaglianze tra le regioni ed è uno strumento di solidarietà di successo. Vista l'importanza di questa politica, con l'approvazione di questa relazione, abbiamo chiesto alla Commissione di cominciare a elaborare già da ora, un nuovo quadro legislativo per il dopo 2020, che sia orientato all'efficacia e l'efficienza, da un lato, e che integri principi di partenariato, governance a più livelli, dall'altro.L'adozione tempestiva della futura politica di coesione e degli orientamenti in materia di gestione e controllo prima dell'inizio del nuovo periodo di programmazione, è fondamentale per garantire l'attuazione dei programmi operativi.Assistenza per le persone vulnerabili ed emarginate, attenzione allo sviluppo urbano sostenibile, fornitura di infrastrutture e soluzioni tecnologiche per sostenere l'agenda digitale, contrasto ai cambiamenti climatici e sostegno alle energie rinnovabili, sono alcune delle priorità che abbiamo indicato alla Commissione.Strumenti come la garanzia giovani e le altre iniziative per l'occupazione giovanile, che hanno dato risultati positivi già nell'attuale periodo di programmazione, devono essere potenziate.Infine l'accoglienza dei migranti e dei rifugiati e loro integrazione sociale ed economica, dovrebbero essere integrati nella politica di coesione futura dell'Unione Europea.
Cross-border portability of online content services in the internal market (A8-0378/2016 - Jean-Marie Cavada) IT
Sempre più numerosi sono i cittadini che sottoscrivono abbonamenti per guardare film, serie tv, eventi sportivi e ascoltare musica online. Il crescente utilizzo di tablet e smartphone ha facilitato l'accesso a questi contenuti online, indipendentemente dalla posizione degli utenti. Con l'adozione in prima lettura di questo nuovo regolamento, sulla portabilità transfrontaliera dei servizi e contenuti online nel mercato interno, i cittadini europei potranno usufruire anche in un altro Stato membro dell'Unione europea degli abbonamenti per l'accesso a contenuti e servizi online, che hanno sottoscritto nel loro paese di residenza. Grazie all'adozione di queste nuove regole, abbiamo rimosso gli ostacoli giuridici all'accessibilità di tali servizi e contenuti all'interno dell'Unione, offrendo un approccio comune. I cittadini potranno quindi fruire dei loro abbonamenti senza pagare tasse aggiuntive quando viaggiano all'interno dell'Unione Europea o si trovano temporaneamente, per motivi di piacere, di lavoro o di studio, in un altro paese dell'Unione. Contemporaneamente il regolamento riesce a mantenere un elevato livello di protezione del diritto d'autore e, a garantire la tutela degli utenti, in termini di protezione dei dati e della privacy. L'approvazione del regolamento, che ho sostenuto in Aula, costituisce quindi un passo in avanti per la piena realizzazione del mercato unico digitale.
European Qualifications Framework for lifelong learning (B8-0298/2017) IT
Il Quadro europeo delle qualifiche (EQF) per l'apprendimento permanente rappresenta dal 2008, il quadro comune di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione dei diversi paesi dell'Unione europea. Riguarda le qualifiche acquisite nell'ambito dell'istruzione generale, professionale e accademica. L'obiettivo dell'EQF è quello di rendere le qualifiche più trasparenti e comparabili tra i diversi sistemi europei, in modo da agevolare la mobilità degli studenti e dei lavoratori nell'Unione europea e promuovere l'apprendimento permanente. Approvando questa risoluzione, abbiamo invitato gli Stati membri a compiere sforzi maggiori per un riconoscimento più rapido ed efficiente delle qualifiche e del riferimento al relativo livello dell'EQF. Il riconoscimento delle abilità e delle competenze dei cittadini è fondamentale per la crescita individuale, la competitività dell'economia europea, l'occupazione e la coesione sociale. In particolare, maggiore attenzione deve essere data al riconoscimento delle competenze acquisite tramite l'apprendimento non formale, come le esperienze di volontariato, e le qualifiche ottenute al di fuori dell'Unione europea. Inoltre, per l'attuazione efficace dell'EQF, è necessario un suo costante aggiornamento. Abbiamo perciò posto l'accento sull'importanza che riveste in questo processo una cooperazione rafforzata con i servizi pubblici per l'impiego, gli istituti d'istruzione e formazione e la società civile.
Annual report 2015 on the protection of EU's financial interests - Fight against fraud (A8-0159/2017 - Julia Pitera) IT
Con il voto di oggi, è stata approvata la relazione sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea nel 2015. La relazione fa una valutazione dei progressi e dei problemi individuati nella lotta contro la frode al bilancio dell'Unione, suggerendo delle misure per il suo miglioramento.Innanzitutto abbiamo constatato che la comunicazione dei casi di irregolarità o di frode è ancora insoddisfacente. Le modalità di segnalazione e di controllo continuano ad essere troppo diverse tra gli Stati membri e i dati che si ottengono non riflettono la situazione reale. Abbiamo quindi nuovamente invitato la Commissione a uniformare i diversi sistemi di segnalazione e controllo e a creare un sistema unico di scambio dati.Inoltre è importante eseguire un controllo rafforzato dell'utilizzo di deroghe alle normali procedure, come nel caso dei fondi per le situazioni di emergenza. Tra le misure di prevenzione delle irregolarità, abbiamo suggerito di includere una migliore formazione del personale delle autorità responsabili della gestione e controllo dei fondi e lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri. Infine, abbiamo sottolineato la necessità di potenziare la comunicazione e la cooperazione amministrativa tra i vari livelli istituzionali.
Resource efficiency: reducing food waste, improving food safety (A8-0175/2017 - Biljana Borzan) IT
Con la relazione approvata oggi, abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre i rifiuti alimentari nell'Unione del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030. Gli sprechi di cibo avvengono purtroppo lungo tutta la filiera alimentare, ma lo spreco maggiore si ha nella fase di distribuzione e consumo. La prevenzione di questi sprechi non porta soltanto benefici economici e ambientali notevoli. La lotta contro lo spreco di cibo è anche etica. Per questo, abbiamo invitato la Commissione a individuare dei modelli di organizzazione che facilitino il recupero dei prodotti invenduti.Per esempio attraverso l'istituzione di regole per consentire esplicitamente le donazioni di cibo e incentivare negli Stati membri l'elaborazione di convenzioni tra il settore della distribuzione e le associazioni caritative. Queste misure, oltre a ridurre lo spreco, permetteranno di aiutare le persone in difficoltà. Inoltre, abbiamo chiesto che le etichette di scadenza dei prodotti siano rese più chiare e che si sostenga l'applicazione di sconti ai prodotti con scadenza breve.Tutto ciò deve essere fatto mantenendo la sicurezza alimentare dei consumatori, un principio fondamentale di azione. Infine, abbiamo sottolineato l’importanza di realizzare campagne di informazione sulla prevenzione dello spreco e su corrette abitudini alimentari, con un'attenzione particolare ai giovani.
Mercury (A8-0313/2016 - Stefan Eck) IT
Abbiamo concluso in prima lettura un accordo per un nuovo regolamento sulle condizioni relative all'uso, allo stoccaggio e al commercio del mercurio, dei suoi composti e dei prodotti con aggiunta di mercurio. Il mercurio è una delle sostanze più pericolose presenti in natura. Sebbene l'uso di mercurio sia diminuito in modo significativo negli ultimi decenni, il mercurio rilasciato in aria, acqua e terra rimane una grave minaccia per la salute umana e l'ambiente.La legislazione attualmente in vigore nell'Unione Europea vieta le esportazioni di mercurio, limita l'uso del mercurio nei vari prodotti e cerca di affrontare l'inquinamento da esso provocato.Tuttavia, ci sono alcune misure che possono essere migliorate con l'obiettivo di garantire un maggior livello di protezione della salute umana e animale e dell'ambiente contro il mercurio.Abbiamo chiesto di eliminare gradualmente il mercurio in tutti in quei settori dove è ancora in uso come nelle apparecchiature di controllo, nei processi industriali, nell'igiene orale e nell'estrazione dell'oro a livello artigianale. A tal fine è necessario incentivare la ricerca di sostanze alternative al mercurio che non siano dannose. Abbiamo proposto che l'esportazione, l'importazione e la produzione nell'Unione di prodotti contenenti mercurio siano vietate dal 30 dicembre 2020.
Control of the acquisition and possession of weapons (A8-0251/2016 - Vicky Ford) IT
Esprimiamo l'accordo in prima lettura su un tema estremamente delicato e controverso, la modifica della direttiva sull'uso ed il possesso di armi da fuoco. Il compromesso raggiunto rappresenta un testo equilibrato che introduce elementi importanti che rafforzano la pubblica sicurezza senza però introdurre elementi punitivi per i detentori di armi. E soprattutto, questa direttiva non si applica a coloro che utilizzano legalmente le armi per ragioni di caccia o di tiro sportivo.La direttiva prevede il divieto di una nuova categoria di armi semi-automatiche ritenute particolarmente pericolose, nonché il divieto di armi semi-automatiche provenienti dalla conversione di armi automatiche.Tutte le componenti essenziali delle armi dovranno essere tracciabili in un sistema di raccolta dati progressivamente sempre più integrato a livello europeo, grazie ad un sistema sofisticato di marchiatura e di registrazione unica e registrati in archivi nazionali. Tali archivi dovrebbero includere tutte le informazioni che consentono di collegare le armi da fuoco ai rispettivi proprietari.Abbiamo inoltre introdotto un sistema di monitoraggio obbligatorio sulle condizioni fisiche e psicologiche precedente al rilascio dell'autorizzazione per l'uso ed il possesso di un'arma.Infine, sulle vendite a distanza, la direttiva consentirà gli acquisti solo se è possibile verificare l'identità e le relative autorizzazioni dell'acquirente.
Equality between women and men in the EU in 2014-2015 (A8-0046/2017 - Ernest Urtasun) IT
L'Unione Europea e i suoi Stati membri devono intensificare gli sforzi per raggiungere la parità tra donne e uomini. Questo è il messaggio contenuto nella risoluzione adottata oggi, sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea nel 2014-2015.Nonostante i progressi compiuti in alcuni settori, ulteriori misure devono essere attuate per ridurre la differenza di retribuzione e pensione, promuovere la carriera della donne e migliorare l'equilibrio vita-lavoro. Abbiamo invitato la Commissione a sviluppare una ampia strategia per l'uguaglianza di genere che includa misure legislative e non legislative.Abbiamo sollecitato il Consiglio a sbloccare la "Direttiva Orizzontale" sull'applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale e ad includervi il genere come fattore di discriminazione.Infine abbiamo esortato il Consiglio e la Commissione ad accelerare i negoziati sulla firma e la conclusione della convenzione di Istanbul e a presentare quanto prima possibile una strategia europea globale per la prevenzione e la lotta contro la violenza di genere che prenda in considerazione il fenomeno della violenza online contro le donne.
Equal treatment between men and women in the access to and supply of goods and services (A8-0043/2017 - Agnieszka Kozłowska-Rajewicz) IT
La lotta alla discriminazione di genere nel settore dei beni e dei servizi costituisce parte integrante del principio di parità tra uomini e donne e rappresenta un valore fondamentale dell'Unione europea. Sia i trattati, sia la Carta dei diritti fondamentali, proibiscono qualsiasi discriminazione fondata sul sesso e prevedono che la parità fra uomini e donne sia garantita in tutti i campi e in tutti gli Stati membri dell'UE. Malgrado gli Stati membri si siano dotati di uno specifico strumento legislativo, la direttiva 2004/113/CE sulla parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura, la realtà dei fatti è ben diversa.Ancora oggi nel settore assicurativo, bancario e finanziario, nonché nel settore dei trasporti si registrano forti discrepanze tra uno Stato membro all'altro in merito alla parità di trattamento. Pratiche di discriminazione legate alla gravidanza, alla pianificazione della maternità e alla maternità stessa sono purtroppo ancora molto diffuse, soprattutto nei settori assicurativo e bancario. Alla Commissione chiediamo di vigilare affinché gli Stati membri applichino correttamente le disposizioni della direttiva. Agli Stati membri di dotare gli organismi nazionali per la parità un livello sufficiente di competenze, indipendenza, nonché risorse adeguate.
EU funds for gender equality (A8-0033/2017 - Clare Moody) IT
I fondi dell'Unione Europea danno un contributo importante nell'attuazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne, quale sancito dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Tuttavia l'integrazione della dimensione di genere nei fondi e programmi di finanziamento dell'Unione Europea non è uniforme. In alcuni casi, essa è chiaramente richiamata come obiettivo e contempla azioni specifiche per la sua attuazione, in altri non è neppure menzionata.Attraverso questa risoluzione, abbiamo chiesto che la dimensione di genere sia inclusa in modo coerente a tutti i livelli del bilancio dell'Unione Europea. In particolare, abbiamo chiesto che vengano inserite azioni mirate con stanziamenti di bilancio specificamente rivolti all'uguaglianza di genere. Queste azioni strategiche devono essere ben definite e quantificabili in modo da poter controllarne l'applicazione e verificare il loro impatto.In una prospettiva di lungo termine, abbiamo ribadito che i principi della parità di trattamento devono essere introdotti nell'intera programmazione finanziaria dell'Unione Europea post-2020, incrementando il finanziamento a favore degli strumenti che contrastano la discriminazione di genere.
Fundamental rights implications of big data (A8-0044/2017 - Ana Gomes) IT
Adottando questa risoluzione il Parlamento riconosce i benefici, le potenzialità ma anche i rischi connessi all'utilizzo dei Big Data. Il settore cresce a ritmi esponenziali e la concentrazione di grandi insiemi di dati prodotti dalle nuove tecnologie offre informazioni essenziali non solo al settore privato ma anche a quello pubblico. Tutti possono godere delle prospettive e delle opportunità offerte dai Big Data a condizione però che la fiducia pubblica in tali tecnologie sia garantita da un'applicazione rigorosa dei diritti fondamentali, dalla conformità alla legislazione vigente dell'UE in materia di protezione dei dati nonché dalla certezza giuridica per tutti i soggetti coinvolti. Non solo. L'utilizzo dei Big data non deve indurre a disparità di trattamento e forme di discriminazione indiretta nei confronti di gruppi di persone con caratteristiche simili.Infine, riconosciamo il valore aggiunto dello sviluppo tecnologico in termini di miglioramento della nostra sicurezza. Tuttavia, ribadiamo che la fiducia dei cittadini nei servizi digitali può essere seriamente compromessa da pratiche quali la sorveglianza di massa o l'accesso ingiustificato ai dati commerciali o ad altri dati personali da parte delle autorità di contrasto.
Minimum standards for the protection of farm rabbits (A8-0011/2017 - Stefan Eck) IT
L'Unione europea si è già dotata di norme minime per la protezione di suini, vitelli, galline ovaiole e polli allevati per la produzione di carne, nonché ha adottato una direttiva generale per la protezione degli animali negli allevamenti. Al contrario, non esiste nessuna normativa specifica dell'UE sugli standard minimi per la protezione dei conigli d'allevamento, e ciò malgrado le ripetute richieste di un numero sempre crescente di consumatori e cittadini europei.Con l'adozione di questa risoluzione prendiamo atto dei progressi introdotti da molti allevatori soprattutto in merito alla progettazione degli alloggi. Tuttavia gli standard di alloggio dei conigli rimangono ancora profondamente lesivi il benessere degli animali.Chiediamo pertanto alla Commissione di elaborare una tabella di marcia verso l'istituzione di norme minime, sostenibili sotto il profilo finanziario, per la protezione dei conigli da allevamento. Chiediamo l'elaborazione di orientamenti in cui figurino buone pratiche e la definizione di norme, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti nella produzione e di altri soggetti interessati al settore della coniglicoltura. Naturalmente tali misure dovranno garantire l'equilibrio tra il benessere degli animali, la situazione finanziaria e le condizioni di lavoro degli allevatori, la sostenibilità della produzione, l'impatto ambientale e la protezione dei consumatori.
Investing in jobs and growth - maximising the contribution of European Structural and Investment Funds (A8-0385/2016 - Lambert van Nistelrooij) IT
Sono soddisfatta della risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo su come ottimizzare il contributo dei fondi strutturali e di investimento europei per favorire la crescita e l'occupazione.I fondi strutturali rappresentano il principale strumento della politica di investimento dell'UE e sono impiegati a livello regionale e locale per promuovere progetti di coesione economica, sociale e territoriale.Approvando questa risoluzione, abbiamo indicato la strada da seguire per il futuro della politica di coesione. Essa deve passare innanzitutto da una attenta e ben approfondita valutazione delle esperienze positive e negative del passato, da una cooperazione territoriale rafforzata tra regioni europee e un maggiore coordinamento tra i vari strumenti finanziari dell'UE.Abbiamo chiesto che la comunicazione relativa ai progetti sia migliorata e modernizzata, assicurandone maggiore visibilità e mettendone in luce il valore aggiunto. Con questa risoluzione, abbiamo ribadito la necessità di semplificare ancora le modalità di accesso ai fondi per assicurarne un maggiore tasso di assorbimento.In quelle regioni in cui tale tasso è particolarmente basso, è necessario procedere ad una analisi attenta dei fattori che contribuiscono ad ostacolare la realizzazione dei progetti, quali mancanza di capacità amministrativa, scarsa formazione del personale e impedimenti burocratici per consentire l'attuazione di soluzioni mirate.
Revision of the European Consensus on Development (A8-0020/2017 - Bogdan Brunon Wenta, Norbert Neuser) FR
J’ai voté en faveur de cette résolution sur la révision du consensus européen pour le développement. Il est très important d'aligner la politique européenne de développement sur l'Agenda pour le développement durable de 2030 adopté par la communauté internationale qui a pour principales orientations: les personnes, la planète, la prospérité, la paix et le partenariat.Face aux défis de la migration, le consensus est essentiel pour établir une nouvelle vision commune de la politique de développement de l'UE. La coopération au développement joue un rôle central dans la lutte contre les causes profondes de la migration et des déplacements forcés. Toutefois, j’insiste sur le fait que l’aide au développement ne doit pas être tributaire d’accords sur le contrôle des frontières ou la gestion des flux migratoires.Pour apporter une réponse commune satisfaisante aux enjeux et aux crises migratoires, nous devons mettre en place une démarche plus coordonnée, systématique et structurée tenant compte des intérêts des pays d'origine et de destination.À travers cette résolution, nous appelons tous les États membres à respecter leur engagement concernant le taux de leur contribution à l’aide publique au développement de 0,7 % de leur PIB.
Promoting gender equality in mental health and clinical research (A8-0380/2016 - Beatriz Becerra Basterrechea) IT
Occorre una nuova e ambiziosa strategia a favore della salute e del benessere mentale che prenda maggiormente in considerazione le differenze tra uomini e donne. È questo il messaggio che abbiamo lanciato con l'approvazione della risoluzione per la promozione dell'uguaglianza di genere nella ricerca clinica e sulla salute mentale.Le ricerche hanno mostrato che le differenze biologiche implicano per le donne esigenze sanitarie specifiche. Le condizioni socioeconomiche hanno inoltre un forte impatto sulla salute e sul benessere mentale. Abbiamo invitato la Commissione e gli Stati membri a incentivare programmi che si occupino di migliorare il livello di salute delle donne, in particolare di quei gruppi di donne più vulnerabili, come le donne in condizioni di povertà o esclusione, le rifugiate e migranti, le donne con disabilità, le donne anziane. Abbiamo ribadito che queste misure, necessarie a garantire la salute e il benessere mentale delle donne, coinvolgano le parti sociali, la sanità, l'istruzione e le organizzazioni della società civile.Infine abbiamo chiesto che la violenza di genere sia riconosciuta come un problema di salute pubblica e a tale scopo abbiamo ribadito l'importanza di garantire progetti di prevenzione, identificazione precoce e sostegno alle vittime nonché applicare speciali protocolli sanitari nei casi di aggressione.
Priorities for the 61th session of the UN Commission on the Status of Women (A8-0018/2017 - Constance Le Grip, Maria Arena) IT
Con l'adozione di questa risoluzione l'Aula ha rivolto una serie di raccomandazioni al Consiglio in vista della 61a sessione della Commissione dell'ONU sulla condizione femminile, che avrà come tema principale quello dell'"emancipazione economica delle donne nel mondo del lavoro che cambia".Abbiamo invitato il Consiglio ad impegnarsi per migliorare le condizioni generali per l'emancipazione delle donne e delle ragazze attraverso un approccio olistico. Abbiamo chiesto che siano incoraggiate politiche volte a rafforzare l'indipendenza economica delle donne e a rimuovere gli ostacoli che incontrano sul mercato del lavoro ma anche a rafforzare la leadership e la partecipazione delle donne al processo decisionale, così come nel mondo accademico e dell'imprenditoria.Abbiamo ribadito l'importanza di sostenere l'accesso delle donne e delle ragazze all'istruzione e alla formazione professionale, soprattutto nei settori tecnico e scientifico. Bisogna eliminare quegli ostacoli che impediscono alle donne di dimostrare il loro pieno potenziale. Tra questi la violenza, comprese la violenza fisica, l'intimidazione e le molestie, e la discriminazione contro le donne, non devono essere tollerate in alcun modo.Per questo abbiamo invitato il Consiglio a prendere impegni per sostenere in particolare le esigenze delle donne più emarginate e a tradurre tali impegni in progetti concreti, rendendoli più visibili.
An integrated approach to Sport Policy: good governance, accessibility and integrity (A8-0381/2016 - Hannu Takkula) IT
Buona governance , accessibilità e integrità: ecco i principii chiave su cui dovrà basarsi la politica europea dello sport. Sì, perché lo sport non è solo competizione e capacità atletica, e non è soltanto una realtà economica in crescita. Lo sport è anche e soprattutto un fenomeno sociale che contribuisce al rilancio dei nostri valori di tolleranza, solidarietà, rispetto dei diritti umani, multiculturalità e cittadinanza.Il nostro messaggio alla Commissione e agli Stati membri è di rendere lo sport accessibile a tutti, inclusi i gruppi socialmente più vulnerabili. Tutti devono avere gli stessi diritti di praticare attività sportive all'interno di un contesto integro.Chiediamo agli Stati membri di essere inflessibili nella lotta alla corruzione e di applicare politiche di tolleranza zero nei confronti di altri reati, quali la violenza, la discriminazione e il razzismo, e di investire maggiormente nello sport.Ciò contribuirà a rimuovere le barriere, a costruire ponti tra culture e rendere così le nostre società più inclusive.
Cross-border aspects of adoptions (A8-0370/2016 - Tadeusz Zwiefka) IT