34 Written explanations of Simona BONAFÈ
Criminalisation of sexual education in Poland (B9-0166/2019, B9-0167/2019, B9-0168/2019)
Con la risoluzione sulla criminalizzazione dell'educazione sessuale in Polonia che ho votato, il Parlamento europeo ha espresso la propria preoccupazione in merito alla controversa proposta di legge polacca che, introducendo alcune modifiche nel codice penale, di fatto minaccia di punire con il carcere gli insegnanti di educazione sessuale. Come messo in luce dalla risoluzione, infatti, non solo tale proposta di legge appare inconsistente con la sua stessa finalità, ovvero quella di contrastare la pedofilia, ma mette anche a rischio la sicurezza e il benessere dei giovani. Una corretta educazione sessuale, infatti, li rende meno vulnerabili e più preparati di fronte alle violenze e gli abusi sessuali, contribuendo oltretutto alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e alla battaglia contro la violenza di genere e l'omofobia. Mi trovo, dunque, d'accordo con la risoluzione e con l'auspicio del Parlamento di mantenere alta l'attenzione sulle possibili violazioni dei diritti fondamentali in Polonia, a partire dalle attuali audizioni del Consiglio.
2019 UN Climate Change Conference (COP25) (B9-0174/2019)
In vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Madrid, il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza due risoluzioni che ho sostenuto. Con la prima, il Parlamento ha dichiarato l'esistenza di un'emergenza climatica e ambientale in corso, mentre, con la seconda, ha sollecitato la neonata Commissione europea a intensificare gli sforzi dell'Unione, in materia di lotta al cambiamento climatico, invitandola a presentare una strategia ambiziosa e inclusiva, che punti alla riduzione del 55% delle emissioni di gas serra, entro il 2030. Se vogliamo essere in grado di conseguire l'obiettivo comune fissato dall'accordo di Parigi sul clima, infatti, c'è bisogno che l'Europa porti avanti con convinzione, la sua strategia globale in materia climatica e intraprenda fin da subito, azioni coraggiose in grado di proiettarla concretamente verso un futuro climaticamente neutro entro il 2050.I prossimi anni saranno decisivi e l'Unione deve fare la sua parte.
EU Pollinators Initiative (B9-0233/2019)
Con la popolazione di api e di impollinatori più in generale, in declino in tutta Europa, non solo il mantenimento della biodiversità, ma anche la qualità e la quantità della produzione agricola sono a rischio. Per questo, ho sostenuto la risoluzione del Parlamento europeo, con la quale chiediamo alla Commissione di fare di più, per contrastare le cause che sono alla radice di questo declino, tra le quali il cambiamento climatico e l'agricoltura intensiva. La strada tracciata dall'iniziativa per gli impollinatori, presentata dalla Commissione nel 2018, infatti, va nella giusta direzione, ma sono necessarie misure ulteriori per invertire questo trend negativo. Creare un programma su vasta scala per gli impollinatori, fare della riduzione dell'utilizzo dei pesticidi un obiettivo chiave della nuova politica agricola comune e sostenere, con fondi appropriati, la ricerca scientifica in questo campo, sono soltanto alcune delle misure su cui il Parlamento ha chiesto alla Commissione di lavorare.Nei mesi a venire dunque, ci aspettiamo di vedere proposte più incisive su questo tema.
Enabling the digital transformation of health and care (B9-0239/2019)
La progressiva digitalizzazione della sanità, promette di portare notevoli benefici per la salute di tutti noi. Migliorerà la disponibilità e la qualità dell'assistenza medica, sarà un fattore di stimolo per la ricerca scientifica, che potrà contare su maggiori quantità di dati per comprendere e curare le malattie, permetterà di accedere a cure sicure e di qualità in tutta Europa, al di là della nazionalità del paziente. Come sottolineato dalla presente risoluzione, che ho votato, questo processo di digitalizzazione non è tuttavia esente da sfide, che dovranno essere tenute ben in mente al momento dell'elaborazione delle prossime politiche sul tema. Il Parlamento ha infatti, sottolineato, come la digitalizzazione dei dati sanitari, sollevi alcune questioni sotto il profilo del mantenimento della sicurezza e della riservatezza dei dati personali, degli aspetti etici della trasformazione digitale, nonché dell'inclusività di quelle categorie di persone, come per esempio gli anziani, che sono più vulnerabili all'esclusione dalla digitalizzazione e rischiano di rimanere indietro. Il Parlamento ha dunque, invitato la Commissione ad includere anche questi profili nella sua prossima proposta, relativa a uno spazio europeo dei dati sanitari.
The European Green Deal (RC-B9-0040/2020, B9-0040/2020, B9-0041/2020, B9-0042/2020, B9-0043/2020, B9-0044/2020, B9-0045/2020, B9-0046/2020)
Con il voto di oggi il Parlamento ha ribadito la propria posizione sull'urgenza di mettere in campo azioni concrete per la realizzazione del green deal . Bene, dunque, l'impianto generale così come delineato dalla Commissione di Ursula von der Leyen nella sua comunicazione di dicembre, ma adesso è arrivato il momento di mettere in campo iniziative precise. Ci aspettiamo, dunque, che il programma di lavoro della Commissione per il 2020 includa l'impegno a presentare, entro marzo, la legge europea sul clima contenente la revisione dell'obiettivo di emissione di CO2 al 2030, e il nuovo programma di azione sull'economia circolare. Il Parlamento ha, inoltre, ribadito l'importanza di stanziare risorse finanziarie all'altezza della sfida che l'Unione si sta proponendo. Un primo passo nella giusta direzione è già stato fatto con il Just transition fund , ma la prova del nove sarà costituita dal livello del prossimo quadro finanziario pluriennale, così come dalla reale volontà di scorporare dal calcolo dei deficit pubblici gli investimenti sostenibili.
Implementing and monitoring the provisions on citizens’ rights in the Withdrawal Agreement (B9-0031/2020)
Il tema del futuro dei 3,2 milioni di cittadini europei risiedenti in Gran Bretagna è stato fin dall'inizio dei negoziati una delle questioni centrali dell'accordo di divorzio tra UE e UK. A due settimane dalla Brexit, tuttavia, i cittadini europei non hanno ancora ricevuto chiare e precise rassicurazioni sui propri diritti e sono, quindi, costretti a vivere nell'incertezza del proprio futuro. Con la presente risoluzione che ho votato, il Parlamento europeo si è ancora una volta levato a difesa dei propri cittadini chiedendo che siano risolti i problemi relativi all'attuazione delle disposizioni sui diritti dei cittadini europei incluse nella parte seconda dell'accordo di recesso del Regno Unito. L'UE ha, infatti, più volte dimostrato in questi ultimi anni di voler rispettare i diritti dei cittadini del Regno Unito residenti sul suolo europeo. Come Parlamento, dunque, ci aspettiamo che il Regno Unito riserbi lo stesso trattamento ai nostri cittadini.
Common charger for mobile radio equipment (RC-B9-0070/2020, B9-0070/2020, B9-0072/2020, B9-0074/2020, B9-0075/2020, B9-0076/2020, B9-0085/2020)
Con questa risoluzione che ho votato, il Parlamento europeo ha chiesto ancora una volta alla Commissione europea, di introdurre un formato di caricabatteria standardizzato per le apparecchiature radio mobili (telefoni cellulari, tablet, eBook reader, fotocamere intelligenti e simili). La continua frammentazione del mercato dei caricabatteria si traduce infatti, non solo in un costo per il consumatore, che è obbligato ad acquistare un nuovo caricabatteria con ogni nuovo dispositivo, ma anche in un aumento dei rifiuti elettronici. È stato calcolato che solamente nel 2016, in Europa sono stati prodotti in totale 12,3 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ovvero una media di 16,6 kg pro capite. In un'ottica di riduzione dell'impronta ecologica e di strutturazione dell'economia in senso circolare è, dunque, importante che l'UE intervenga celermente sulla questione, limitando laddove possibile, la produzione di rifiuti superflui.
Proposed mandate for negotiations for a new partnership with the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland (B9-0098/2020)
Con questa risoluzione che ho sostenuto, il Parlamento europeo ha chiarito la propria posizione in merito alle linee direttive, intorno alle quali si dovrà incardinare il futuro partenariato con la Gran Bretagna. La risoluzione conferma la volontà del Parlamento di stabilire una relazione quanto più stretta possibile con il Regno Unito, purché questo avvenga nel rispetto dell'unità del mercato unico e dell'indivisibilità delle "quattro libertà" dell'UE. È inoltre importante garantire che il Regno Unito non usufruisca di vantaggi competitivi sleali a discapito delle imprese e dell'economia europea. A tal proposito, il Parlamento ha chiesto non solo che il Regno Unito si assuma impegni chiari su questo punto, ma anche che nella nuova partnership siano introdotti meccanismi di allineamento fra le norme UE-Regno Unito, tali da garantire condizioni di parità tra le due parti in materia sociale, fiscale, climatica, ambientale e di aiuti di stato. Il Parlamento resterà vigile per tutta la durata delle negoziazioni, affinché in questo passaggio storico restino tutelati gli interessi dei cittadini europei.
Allocation of slots at Community airports: common rules
Le misure per contrastare la diffusione del coronavirus ci stanno costringendo tutti a stare nelle nostre case, limitando al massimo i nostri spostamenti sul territorio nazionale ed europeo. Questo si è tradotto in una fortissima riduzione dei voli aerei in tutta Europa.Con riferimento alle rotte italiane, per esempio, è stato registrato solo nella prima parte di marzo un calo nella domanda del 50 % e numeri simili si osservano per i voli da e per gli altri paesi europei.Questo provvedimento serve a scongiurare che per rispettare le rigole vigenti le compagnie aeree debbano operare voli a vuoto, con alti costi sia ambientali che economici. A livello europeo, infatti, vige la regola per la quale, a tutela dei passeggeri, le compagnie aeree sono obbligate ad operare almeno l'80 % delle loro bande orarie di decollo e atterraggio se vogliono conservarle anche per la stagione corrispondente nell'anno successivo.Per questo motivo, con il voto di oggi il Parlamento europeo, considerando la situazione eccezionale, ha concordato di sospendere questa regola fino al 24 ottobre: le compagnie aeree potranno così mantenere i propri diritti per l'anno successivo senza dover operare voli fantasma, evitando tra l'altro inquinamento e perdite economiche immotivate.
Specific measures to mobilise investments in the health care systems of the Member States and in other sectors of their economies in response to the COVID-19 outbreak (Coronavirus Response Investment Initiative)
Il COVID-19 rischia di avere un impatto profondo sulle nostre vite. Prima di tutto dal punto di vista della nostra salute e di quella dei nostri cari e, in secondo luogo, sulla tenuta del nostro sistema economico. Le stime degli ultimi giorni parlano di una diminuzione dell'1% del prodotto interno lordo dell'Unione europea, con previsioni ben peggiori per quegli Stati che vengono maggiormente colpiti dal virus.C'è dunque bisogno di mettere subito in campo misure di sostegno per un approccio solidale che fronteggi anche l'emergenza economica. Con l'adozione dell'iniziativa d'investimento in risposta al coronavirus che ho fortemente sostenuto, l'Unione europea ha deciso di canalizzare 37 miliardi di euro dai fondi europei.Grazie alle maggiori flessibilità aperte dal presente provvedimento, questi soldi potranno essere utilizzati immediatamente dagli Stati per sostenere i sistemi sanitari, le piccole e medie imprese in difficoltà e tutte le altre fasce più deboli dell'economia che per prime stanno sperimentando sulla propria pelle gli effetti negativi di questa crisi.
Financial assistance to Member States and countries negotiating their accession to the Union that are seriously affected by a major public health emergency
L'Italia ed altri paesi europei, si stanno trovando, ad affrontare una vera e propria emergenza sanitaria senza precedenti. In questo momento, dunque, c'è bisogno, prima di tutto, di solidarietà e aiuto reciproco. Espressione di questo valore a livello europeo è il Fondo europeo di solidarietà istituito dall'UE, per dare supporto a quegli Stati che si trovano ad affrontare una situazione di gravi disastri causati da eventi naturali, come terremoti o incendi. Grazie alla modifiche votate oggi dal Parlamento, questo Fondo potrà essere utilizzato anche in caso di emerge sanitarie, come quella causata dal Coronavirus. Ciò vuol dire che paesi come l'Italia o la Spagna che sono attualmente i paesi più colpiti potranno ottenere dall'UE un'assistenza finanziaria di 500 milioni di euro, dei quali 100 immediatamente disponibili. Questo aiuto potrà essere utilizzato per sostenere l'assistenza medica, ad esempio per comprare respiratori o allargare i reparti di terapia intensiva, e per monitorare e controllare la diffusione del virus. Tale misura di aiuto si somma ad altre iniziative di sostegno già intraprese dall'UE, come l'acquisto di materiale medico o il finanziamento alla ricerca sul vaccino e sono fiduciosa che queste saranno soltanto alcune delle tante iniziative a venire.Noi, dal Parlamento europeo, lavoreremo per questo.
Introduction of specific measures for addressing the COVID-19 crisis
La crisi legata al COVID-19 sta amplificando le disuguaglianze sociali. Esistono condizioni di emarginazione o di esclusione che oggi vengono esasperate dall'emergenza sanitaria ed economica. Pensiamo alla situazione dei senza fissa dimora che non possono applicare il distanziamento sociale né seguire altre misure di protezione, o alle famiglie che già vivevano una forte precarietà economica, ora accentuata dall'isolamento dovuto al lockdown . È pensando a queste situazioni che il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza varie modifiche al FEAD, il Fondo di aiuti europei agli indigenti, così da permettere che Stati membri e ONG siano in grado di assicurare la distribuzione di cibo e l'assistenza materiale di base ai più bisognosi. Le misure hanno introdotto maggiore flessibilità nell'utilizzo del fondo e hanno aumentato il cofinanziamento al 100% del bilancio dell'UE, aprendo anche alla possibilità di erogare questi aiuti con strumenti inediti, come i voucher elettronici o cartacei, e di utilizzare queste risorse per dotare lavoratori e volontari di dispositivi di protezione, di modo da assicurare la continuità dell'assistenza nel rispetto della salute di tutti.
Medical devices (C9-0098/2020)
Con l'acuirsi e il protrarsi dell'emergenza COVID-19 i servizi sanitari di tutti gli Stati membri si sono trovati a far fronte ad una situazione di stress inedito, tanto dal punto di vista delle forniture di materiale sanitario e di protezione, quanto dal punto di vista della tenuta degli organici professionali.È quindi fondamentale in questa fase provvedere ad ogni iniziativa, anche legislativa, utile ad alleviare gli oneri ed agevolare il funzionamento delle strutture sanitarie. Con la presente decisione, per esempio, il Parlamento europeo ha ritenuto necessario posticipare di un anno la data di attuazione del Regolamento sui dispositivi medici che, a partire dalla fine di maggio, avrebbe dovuto istituire un nuovo quadro normativo del settore. Si sono così evitate potenziali carenze o ritardi nell'immissione sul mercato di dispositivi medici chiave nella lotta al coronavirus. Questa misura si aggiunge ad altre iniziative intraprese dall'UE a sostegno dei Servizi sanitari, come l'EU Emergency support, che aiuterà gli Stati a finanziare il trasporto transfrontaliero di pazienti nonché la fornitura e la distribuzione di materiale medico essenziale e di strumenti protettivi individuali agli ospedali, o come la creazione nell'ambito del Meccanismo unionale di protezione civile, di scorte di materiale sanitario a livello europeo, che potranno essere indirizzate laddove ci sia maggiore necessità.
EU coordinated action to combat the COVID-19 pandemic and its consequences
Per affrontare questa crisi straordinaria servono strumenti straordinari. Ben vengano, quindi, gli impegni presi dalla BEI per garantire la liquidità delle PMI e il piano SURE della Commissione per finanziare le casse integrazione e le partite IVA. Ma serve fare di più. Per questo il Parlamento ha adottato una risoluzione con la quale si chiede alla Commissione e al Consiglio di mettere in atto un massiccio pacchetto di ripresa e ricostruzione per contrastare gli effetti sociali ed economici causati dal coronavirus. Questo pacchetto dovrebbe essere finanziato con un aumento del budget pluriennale, con i fondi e gli strumenti finanziari esistenti, nonché con i recovery bond che ci permetterebbero di mettere in comune i costi del rilancio senza però abbandonare l'impegno Green. Si chiede, inoltre, che sia creato un Meccanismo europeo di risposta sanitaria che renda l'UE pronta di fronte a crisi future. Questa risoluzione, portando la voce dei cittadini europei ai Capi di Stato e di Governo, vuole contribuire alla definizione delle risposte per affrontare questa crisi ed uscirne insieme.
Strategic approach to pharmaceuticals in the environment
I prodotti farmaceutici hanno un ruolo fondamentale per garantire alti livelli di salute umana e animale ma la loro produzione e consumo comportano a lungo termine ovvi impatti ambientali. È per questo che la comunicazione della Commissione ha come obiettivo di promuovere misure di uso prudente di prodotti farmaceutici, sviluppare farmaci meno nocivi, diminuire gli sprechi ed espandere il monitoraggio ambientale. Il Parlamento europeo condivide questi obiettivi anche se sollecita la Commissione a una maggiore incisività.Il rilascio di farmaci nell'ambiente ha un impatto sui corpi idrici, visto che rende il processo di filtrazione dell'acqua molto più difficile da portare a termine con impianti convenzionali. Inoltre può causare il fenomeno della resistenza agli antibiotici, riducendo l'efficacia dei farmaci stessi, e agire sul corpo umano alterando la normale funzionalità ormonale.Per affrontare questi problemi consideriamo necessario utilizzare un approccio olistico, che analizzi il ciclo di vita di ogni singolo farmaco, così da limitarne il rilascio nell'ambiente dalla produzione fino allo smaltimento. Infine nella risoluzione abbiamo sottolineato l'importanza di sviluppare farmaci più ecocompatibili, che mantengano la loro efficacia ma che allo stesso tempo siano biodegradabili e non danneggino l'ambiente.
Covid-19: EU coordination of health assessments and risk classification and the consequences on Schengen and the single market (RC-B9-0257/2020)
L'UE sta attraversando una fase di convivenza con il COVID-19 che durerà finché un vaccino efficace e sicuro non sarà sviluppato e distribuito in larga scala. La prevalenza di casi positivi varia molto in diverse regioni degli Stati membri e perciò il Parlamento enfatizza il bisogno di uno sforzo coordinato con misure coerenti per contenere la pandemia. Per questo sarà fondamentale il ruolo del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie nell'introdurre un codice in tutta l'UE, basandosi su dati raccolti dal monitoraggio di casi COVID-19 con metodologie comuni, e nell'implementare una strategia comune per testare la popolazione, con test riconosciuti in tutta l'UE.Nella risoluzione abbiamo sottolineato che il diritto di movimento è un diritto fondamentale dei cittadini europei e che le restrizioni devono essere adottate solo se strettamente necessarie seguendo principi di proporzionalità e non-discriminazione. Riguardo la circolazione delle merci consideriamo essenziale tenere i confini interni dell'UE aperti, visto che la loro chiusura avrebbe effetti dannosi sul mercato interno e su delle economie già provate. La crisi ha dimostrato l'importanza di avere un'UE resiliente con una rete di filiere comuni che assicuri le forniture di dispositivi sanitari e altri beni necessari per affrontare la pandemia.
Strengthening media freedom: the protection of journalists in Europe, hate speech, disinformation and the role of platforms (A9-0205/2020 - Magdalena Adamowicz)
La libertà, il pluralismo e l'indipendenza dei media e la sicurezza dei giornalisti sono elementi fondamentali per garantire il diritto alla libertà di espressione e di informazione nonché strumenti essenziali per il corretto funzionamento democratico della nostra Unione.Il ruolo dei media all'interno delle società democratiche è quello di favorire l'informazione dei propri cittadini e la loro conseguente partecipazione alla vita sociale e politica del Paese.Negli ultimi anni, la libertà dei media ha subito un deterioramento in alcuni Stati membri e se da un lato il protrarsi della crisi legata al COVID-19 ha contribuito ad aggravare tale deterioramento, dall'altro ha messo in evidenza l'importanza dei media e del diritto dei cittadini ad accedere a informazioni affidabili e diversificate.Attraverso la risoluzione approvata dal Parlamento, chiediamo ai Paesi UE di agire per una migliore protezione dei giornalisti, di potenziare il proprio quadro giuridico per contrastare l'incitamento all'odio online e alla disinformazione, e di lavorare per continuare a garantire il pluralismo dei media. Invitiamo inoltre la Commissione ad approfondire, nella sua annuale valutazione sullo Stato di diritto, i livelli di trasparenza e di interferenza privata e governativa nei media per ciascun Stato membro.
A New Industrial Strategy for Europe (A9-0197/2020 - Carlo Calenda)
Il Parlamento chiede alla Commissione di elaborare una nuova strategia industriale che tenga conto anche dell'impatto della pandemia da COVID-19 sulle industrie europee.La nuova strategia dovrebbe costituirsi di due fasi principali: una prima fase incentrata sulla ripresa del sistema produttivo europeo post-emergenza, e una seconda fase di costruzione di un sistema industriale resiliente sotto il profilo ambientale e socio-economico.Una strategia industriale, oltretutto, necessaria per il raggiungimento dell'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e per la piena realizzazione del Green Deal europeo.La relazione approvata si articola attorno ad alcuni punti fondamentali, tra cui: una particolare attenzione alla formazione e agli investimenti in ricerca e innovazione per salvaguardare i posti di lavoro, una revisione delle regole sulla concorrenza per proteggere l'autonomia strategica dell'UE, delle misure ad-hoc che consentano alle PMI una equa partecipazione con le grandi imprese verso la doppia transizione, e proposte in grado di fornire alle imprese adeguati strumenti per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 in linea con la Climate Law. Infine, per garantire efficacia e pragmatismo, auspichiamo sempre analisi d'impatto della Commissione per calibrare al meglio i provvedimenti da adottare e gli strumenti messi in campo.
Reforming the EU list of tax havens (B9-0052/2021)
Sul problema dei paradisi fiscali occorre cambiare passo. Ogni anno il trasferimento di profitti verso paesi che presentano aliquote preferenziali, comporta una perdita di oltre 140 miliardi di introiti fiscali, riducendo l'offerta di servizi pubblici destinati ai cittadini ed incidendo sul buon funzionamento del mercato unico. Si tratta di un nodo cruciale anche per le risorse necessarie alla ripresa dalla crisi pandemica. Con la risoluzione approvata in Parlamento, incoraggiamo l'adozione di criteri più chiari, trasparenti ed efficaci nella redazione della lista nera delle giurisdizioni non cooperative ai fini fiscali. L'attuale processo di valutazione rimuove infatti, troppo velocemente e senza uno scrutinio adeguato, i maggiori evasori, come emerso nell'eclatante caso delle Isole Cayman. Inoltre, l'elenco istituito nel 2017 copre trasgressori che rappresentano a stento il 2% delle perdite globali da evasione fiscale.Infine, auspichiamo che il principio di giustizia fiscale sia cardine delle politiche dell'Unione e venga applicato anche agli Stati membri che applicano aliquote di favore, praticando nei fatti concorrenza sleale all'interno del mercato unico.Ognuno ha il dovere di fare la propria parte.
European Skills Agenda for sustainable competitiveness, social fairness and resilience (B9-0108/2021)
I rapidi processi di cambiamento del mondo del lavoro, accelerati dalla pandemia, impongono di agire con determinazione per migliorare ed adeguare le competenze necessarie ai nuovi contesti occupazionali. Di fronte all'obsolescenza di molte professioni, alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e alle trasformazioni demografiche in corso, dobbiamo rispondere con ambiziosi investimenti ad alto impatto sociale per la formazione e la riqualificazione della forza lavoro europea.Nonostante l'espansione dell'accesso alla banda larga e la richiesta di conoscenze digitali di base per il 90% dei lavori, solo il 42% dei cittadini europei risulta digitalmente alfabetizzato e con grandi differenze di genere. Attraverso questa risoluzione sosteniamo l'Agenda europea per le competenze per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza, e chiediamo che sia rafforzata per far sì, che i nostri talenti diventino il motore del cambiamento, sfruttando appieno il potenziale offerto dalla transizione verde e digitale. L'Agenda incentiverà l'accesso a nuove opportunità di sviluppo delle competenze per tutto l'arco della vita, in modo da ridurre gli squilibri tra domanda e offerta nel mercato del lavoro e promuovere l'inclusione dei gruppi più vulnerabili e la parità di genere.Un tassello essenziale per una ripresa economica e sociale, inclusiva e solida.
InvestEU Programme (A9-0203/2020 - José Manuel Fernandes, Irene Tinagli)
Gli effetti della crisi da COVID-19 sull'economia europea, richiedono risposte tempestive e strumenti efficaci. Con una contrazione del PIL al 6,4% per il 2020, un massiccio tasso di disoccupazione e un calo significativo delle attività di investimento, far ripartire e sostenere la crescita nel lungo periodo è un imperativo. Per essere all'altezza di questa sfida ci siamo battuti per il potenziamento e l'adozione di InvestEU per il periodo 2021-2027, un programma di stimolo agli investimenti che mobiliterà 400 miliardi da destinare a progetti strategici, nel pubblico e nel privato. In piena sinergia con il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, anche questo meccanismo finanzierà progetti validi per il conseguimento degli obiettivi climatici, per una quota minima del 30% della dotazione complessiva.Muovendo dalle vulnerabilità del tessuto economico comunitario, InvestEU dedicherà particolare attenzione alla capitalizzazione delle PMI, cuore pulsante dell'imprenditoria dell'Unione. Con questo nuovo programma l'UE punta a rafforzare la competitività delle nostre economie e migliorare la resilienza ai contraccolpi della recessione, attraverso una maggiore coesione e convergenza socio-economica e territoriale.
Corporate due diligence and corporate accountability (A9-0018/2021 - Lara Wolters)
La dovuta diligenza consiste nel processo di valutazione preventiva dei rischi esistenti o potenziali connessi all'esercizio dell'attività economica di un'impresa. In base a questa analisi, le aziende sono tenute ad adottare misure per individuare ed attenuare gli impatti negativi che la loro catena del valore può generare sui diritti umani, sull'ambiente e sulla buona governance. Attualmente però, le imprese che applicano volontariamente questo screening, sono in numero piuttosto limitato, in particolare nelle realtà extra UE.Con questa risoluzione, auspichiamo l'introduzione di un obbligo del dovere di diligenza e la possibilità di accesso alla giustizia e a mezzi di ricorso per le vittime di abusi. In un'economia globale, una maggiore trasparenza è un elemento fondamentale per una migliore comprensione delle catene di approvvigionamento e per tutelare gli interessi dei nostri consumatori, garantendo loro la qualità e l'affidabilità dei prodotti che acquistano.Siamo pronti a lavorare alla proposta legislativa che arrivera a breve, certi che l'UE giocherà un ruolo guida nella definizione di buone prassi nel quadro globale.
Impact on fisheries of marine litter (A9-0030/2021 - Catherine Chabaud)
L'inquinamento degli oceani e dei mari da rifiuti plastici, compromette gravemente gli ecosistemi marini e costieri, indebolendo la loro funzione di regolazione della temperatura terrestre e minacciando l'esistenza della fauna e della flora acquatica.Ogni anno, nel Mediterraneo, si raggiungono concentrazioni di plastiche e microplastiche equivalenti a 11.200 tonnellate, che vengono ingerite dai pesci e, attraverso la catena alimentare, finiscono sulle nostre tavole. Poiché l'80% di queste materie plastiche confluisce nelle acque via terra, è essenziale agire a monte del loro ciclo di vita attraverso un approccio sistemico e coerente con i principi del nuovo piano di azione per l'economia circolare, nonché con la strategia europea per la plastica.Con questa visione di lungo termine, esortiamo la Commissione ad integrare il modello circolare nel settore ittico e dell'acquacoltura, in modo che si possano ridurre gli imballaggi potenzialmente dannosi e realizzare circuiti di riciclaggio efficienti. Considerando che attualmente solo 1,5% degli attrezzi da pesca viene recuperato, sarà essenziale favorirne una progettazione ecocompatibile ed innovativa in grado di trasformare i rifiuti in risorse ed incoraggiare così comportamenti virtuosi.Attuare soluzioni ecologiche per contrastare il degrado dell'ambiente marino, rappresenta anche un'opportunità di sviluppo per le economie fortemente dipendenti dalla pesca.
European Centre for Disease Prevention and Control (A9-0253/2021 - Joanna Kopcińska)
La pandemia di COVID-19 che ha colpito l'Europa, e il mondo intero, ha messo in luce le carenze dei sistemi sanitari nazionali e ne ha evidenziato la fragilità e l'impreparazione a fronteggiare un'emergenza sanitaria come quella di una pandemia globale.In un'ottica di lungo periodo, nella quale potremmo ancora trovarci ad affrontare emergenze sanitarie, si presenta la necessità di avere un'Europa più efficace in termini di prevenzione e preparazione. Per raggiungere questo obiettivo occorre rivedere il regolamento sul funzionamento e le responsabilità dell'ECDC.A riguardo, il Parlamento europeo ritiene necessaria una maggiore trasparenza nella comunicazione dei dati da parte degli Stati membri, contemporaneamente all'invio di dati standardizzati, all'inclusione dell'approccio One Health nella propria strategia e una maggiore partecipazione della società civile.È fondamentale una maggiore collaborazione tra Stati membri, Commissione ed ECDC, poiché la lotta contro il COVID-19 ha evidenziato come l'Unione europea ottiene migliori risultati quando collabora insieme.Ho quindi sostenuto la posizione del Parlamento europeo, secondo la quale l'ECDC deve rafforzare il suo mandato sanitario con il fine di assumere il ruolo di agenzia strategica per contrastare future emergenze. È importante trarre i giusti insegnamenti dalla lotta al COVID-19 per non trovarsi impreparati di fronte a possibili future crisi.
Serious cross-border threats to health (A9-0247/2021 - Véronique Trillet-Lenoir)
La crisi sanitaria che l'Europa ha affrontato e sta ancora affrontando ha sottolineato l'esigenza di stabilire un quadro normativo chiaro, preciso e adatto per guardare alle future crisi sanitarie che potrebbe trovarsi a fronteggiare.Per raggiungere questo obiettivo, gli Stati membri devono rafforzare la propria preparazione in ambito sanitario e devono saper fornire delle soluzioni adeguate ai problemi che emergono tramite i propri piani nazionali.Con questo nuovo regolamento si punta a un nuovo e più attento monitoraggio e all'invio di informazioni più precise dagli Stati membri in termini di capacità di accoglienza degli ospedali, in particolare delle terapie intensive, e dell'adeguata formazione dei lavoratori della sanità.La posizione del Parlamento europeo, che sostengo, ha insistito sull'inclusione degli approcci One Health e Health in all policies nella strategia da adottare. Inoltre, si focalizza sulla necessità di aumentare la consapevolezza e le conoscenze dei cittadini europei in merito a queste emergenze.A riguardo, l'ECDC ha un ruolo fondamentale verso la società civile per combattere la disinformazione. È fondamentale la formazione e la preparazione dei lavoratori sanitari a questo tipo di emergenze, includendo anche l'insegnamento a distanza per garantire corsi di aggiornamento e infine assicurare la protezione dei dati sanitari raccolti durante tutte le fasi del processo.L'approccio che l'Europa dovrà adottare...
The Arctic: opportunities, concerns and security challenges (A9-0239/2021 - Anna Fotyga)
Negli ultimi decenni la regione artica è caratterizzata da una situazione pacifica, con basse tensioni, grazie anche alla collaborazione realizzata tra gli Stati artici e la comunità internazionale, e un modello positivo di governance basato sul diritto internazionale.A livello geopolitico ed economico l'Artico rappresenta però sempre più una zona chiave per le abbondanti risorse naturali, le rotte e il trasporto marittimo. A riguardo, l'UE deve continuare a impegnarsi nella regione come attore responsabile e come partner per coordinare e integrare le politiche degli Stati membri nella regione.È necessario attuare una gestione responsabile delle risorse di idrocarburi per evitare che sia messa a rischio la stabilità dell'area, così come è importante rispondere congiuntamente agli effetti allarmanti del cambiamento climatico nella regione.Riconoscendo il rischio ambientale rappresentato dallo sfruttamento del petrolio e del gas nell'Artico, il Parlamento sottolinea infatti che l'esplorazione e lo sfruttamento delle risorse naturali deve attenersi alle convenzioni e norme internazionali, nonché rispettare rigorose norme ambientali precauzionali. Per questo chiediamo l'istituzione di requisiti rigorosi per tali attività in relazione a nuove riserve di idrocarburi nella regione.La risoluzione del Parlamento, che ho sostenuto, reputa centrali gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici nella regione sulla perdita di biodiversità, sui rischi provenienti dalla situazione dei ghiacciai, ...
Protecting workers from asbestos (A9-0275/2021 - Nikolaj Villumsen)
L'amianto è stato ed è ancora, uno dei principali agenti cancerogeni sul lavoro. Nell'Unione europea il numero di decessi annuali legati all'esposizione all'amianto ha raggiunto quota 90.730 nel 2019. Dal 2005 l'uso dell'amianto è stato proibito ma ci sono molti edifici e infrastrutture costruite precedentemente in cui l'amianto è ancora ampiamente presente. Questo provoca un rischio per i lavoratori del settore e anche per coloro che vivono e transitano nelle zone limitrofe agli edifici e alle infrastrutture contaminate. A riguardo, la direttiva 2009/148/CE ha posto degli standard di protezione che ad oggi risultano obsoleti e superati, anche guardando ai nuovi obiettivi della transizione verde che richiedono la ristrutturazione di milioni di edifici. Questa relazione di iniziativa legislativa chiede una strategia globale per la rimozione sicura di tutto l'amianto. La strategia dovrebbe concentrarsi sulla revisione della direttiva sull'amianto sul lavoro, il riconoscimento e il risarcimento di tutti i problemi legati all'amianto e alle patologie connesse. La posizione del Parlamento, che ho sostenuto, ritiene fondamentale la revisione della precedente direttiva con l'introduzione di un valore limite di esposizione all'amianto. Inoltre, si considera fondamentale sfruttare le sinergie derivanti dal Piano d'azione sull'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, dal Green Deal, dalla Renovation Wave, dal piano d'azione per l'economia circolare e dalla strategia di ripresa per l'Europa, per introdurre norme più severe, che garantiscano la protezione dall'esposizione all'amianto e più accurate regole di rimozione.
A European strategy for offshore renewable energy (A9-0339/2021 - Morten Petersen)
La Strategia ha l'obiettivo di aumentare gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili eoliche e marittime. Poiché l'UE è leader mondiale nel campo delle rinnovabili offshore, è importante sfruttare questa leadership a nostro vantaggio ed agire il prima possibile.Le rinnovabili sono, infatti, fondamentali per la transizione verde e, contemporaneamente, gli impianti offshore hanno un potenziale enorme. Agire in fretta significa anche ridurre più rapidamente la nostra dipendenza energetica dai paesi terzi, aumentando, nei mix energetici nazionali, la quantità di energia pulita e a basso costo. Anche a fronte del preoccupante fenomeno del caro bollette, va considerato che negli ultimi 10 anni il costo medio dell'eolico è diminuito del 48%.Ho quindi deciso di sostenere questa relazione che rappresenta un'opportunità importante per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. Occorre andare avanti e sviluppare rapidamente le infrastrutture necessarie che permettano di immagazzinare e trasferire energia eolica e marittima rinnovabile, a cominciare dai bacini come il Mediterraneo, che hanno un enorme potenziale ancora non valorizzato. Infine, è importante mantenere una supply chain che sia competitiva e sostenibile.
Foreign interference in all democratic processes in the EU (A9-0022/2022 - Sandra Kalniete)
Alla luce della relazione della commissione speciale INGE, è emerso che le ingerenze straniere e la disinformazione, sono una reale minaccia per libertà e la democrazia dell'Unione europea.Sono state riscontrate violazioni gravi della libertà di espressione e di informazione, e palesi ingerenze nello svolgimento dei processi democratici nei nostri paesi. L'Unione europea già prevede un piano forte di resilienza contro gli attacchi informatici, contro il proliferare della falsa informazione, delle campagne d'odio e dei conflitti di interesse.Il Parlamento ritiene sia necessario, di fronte a casi palesi di disinformazione e manipolazione informativa, intervenire sia su media tradizionali che su piattaforme online extra-EU. Il Parlamento ad esempio, accoglie con convinzione il divieto nei confronti di mezzi di propaganda russi, quali Sputnik TV e RT, impegnati in operazioni di disinformazione sulle azioni di guerra.L'obiettivo va raggiunto, sia attraverso uno stanziamento cospicuo di fondi per il miglioramento dei servizi di cyber-security, per tutti i livelli di governo dell'Unione, sia attraverso un regime di deterrenza stringente, basato sulle sanzioni, sulla revoca delle licenze per le organizzazioni che diffondono propaganda di Stato straniera e sulla divulgazione dei responsabili. È inoltre vitale consapevolizzare i cittadini, con dei percorsi di alfabetizzazione mediatica e istruzione tecnologica.Come evidenziato dalla risoluzione, Russia e Cina negli ultimi anni hanno investito 300 milioni di dollari in 33 paesi, cercando non solo di accrescere il consenso internazionale nei loro confronti, ma anche di intervenire direttamente nei nostri processi democratici.La condanna ai finanziamenti occulti di stati e "donatori" stranieri deve essere unanime e per questo chiediamo un chiarimento, circa le relazioni inaccettabili tra alcuni partiti politici europei e la Russia. La risposta europea su questo tema deve essere una risposta efficace, e d'orchestra.
Setting up a special committee on COVID-19 pandemic: lessons learned and recommendations for the future (B9-0139/2022)
Ho sostenuto la decisione del Parlamento europeo di istituire un Comitato speciale per la pandemia COVID-19 per studiare, analizzare e valutare la risposta europea alla pandemia. L'obiettivo è fare tesoro di quanto successo, per rafforzare l'azione europea nelle seguenti aree: salute, democrazia e diritti umani, impatto socio-economico e infine, leadership europea nella risposta interstatale alle minacce sanitarie. Il Comitato avrà quindi il compito di analizzare la risposta europea nei suddetti ambiti, ad esempio, studiando il modo nel quale l'UE ha affrontato l'emergenza, la campagna vaccinale, il contrasto alla disinformazione o ancora, il modo nel quale ha tutelato i diritti degli individui davanti all'impatto negativo della pandemia. In particolare, la proposta sottolinea la necessità di assicurare cooperazione e scambio di informazioni tra la commissione Speciale e le commissioni permanenti che si occupano del monitoraggio e dell'implementazione della legislazione europea, le quali non vedono modifiche in termini di potere decisionale e risorse a loro dedicate.Per quanto riguarda la composizione del Comitato speciale, questo sarà composto da 38 membri per una durata di 12 mesi, al termine dei quali i membri dovranno presentare un rapporto contenente le raccomandazioni e le azioni da prendere.
EU Protection of children and young people fleeing the war against Ukraine (B9-0207/2022, B9-0212/2022, B9-0213/2022)
I minori ed i bambini, specie se non accompagnati, rappresentano la categoria in fuga dalla guerra più vulnerabile ed a rischio di violenza, abuso e sfruttamento. Secondo l'ultimo rapporto dell'Unicef, i minori sfollati a causa della guerra in Ucraina sono circa 2,5 milioni. Con la risoluzione che abbiamo approvato, chiediamo agli Stati membri di favorire i processi di accoglienza con un incremento dei servizi e delle strutture recettive e di collocamento, con spazi per i minori adeguati e sicuri dopo la frontiera. Per fare questo occorre garantire un approccio coordinato nella programmazione e nell'attuazione dei fondi dell'UE e ad assicurare che i finanziamenti dell'UE forniscano una risposta rapida e diretta ai prestatori di servizi di sostegno nei paesi più colpiti.Uno degli aspetti più sensibili per i minori ucraini rifugiati é inoltre quello della continuità dei percorsi educativi. La risoluzione chiede a tal proposito alla Commissione, di ampliare la piattaforma School Education Gateway per aiutare gli Stati membri a iniziare a condividere esperienze e individuare le misure necessarie affinché i minori sfollati possano proseguire gli studi, con l'opportuno riconoscimento di diplomi, qualifiche e periodi di apprendimento, anche per gli educatori e gli operatori sanitari.
Election of the Members of the European Parliament by direct universal suffrage (A9-0083/2022 - Domènec Ruiz Devesa)
Da quanto è emerso dalla Conferenza sul futuro dell'Europa i cittadini chiedono una maggiore partecipazione alla vita democratica dell'Unione europea: oggi più che mai è quindi importante rafforzare il loro coinvolgimento ed ascoltare la loro voce, con l'obiettivo di rafforzare la democrazia europea.Per questo motivo ho sostenuto la proposta di riforma della legge elettorale che regola le elezioni del Parlamento europeo, affinché ogni elettore abbia a disposizione due voti: uno per eleggere un rappresentante nella propria circoscrizione nazionale e un altro per eleggere un rappresentante nella nuova circoscrizione paneuropea. Inoltre, i cittadini, tramite l'indicazione del capolista della lista transnazionale, potrebbero esprimere la propria preferenza sul candidato alla presidenza della Commissione.Questa proposta introduce il diritto di voto anche per i sedicenni e garantisce il rispetto della parità di genere in ogni Stato membro. Al fine di favorire la partecipazione vengono poi rafforzate le garanzie al diritto al voto: sono introdotte, ad esempio, misure specifiche per le persone con disabilità e per i cittadini europei che vivono in un paese terzo.
Implementation of the Recovery and Resilience Facility (A9-0171/2022 - Eider Gardiazabal Rubial, Siegfried Mureşan, Dragoş Pîslaru)
. – Il dispositivo per la ripresa e la resilienza rappresenta lo strumento principale con cui l'Unione europea ha voluto rispondere in modo solidale alle conseguenze economiche e sociali della pandemia COVID-19 e con l'obiettivo di avviare una ripresa duratura e sostenibile per le future generazioni.La Commissione europea sta riesaminando l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il Parlamento europeo, con la relazione che abbiamo approvato in plenaria, riconosce l'impatto positivo del dispositivo ma, allo stesso tempo, insiste sulla necessità che, anche alla luce del quadro economico legato alla guerra in Ucraina, gli investimenti e le riforme contribuiscano al rafforzamento dell'autonomia strategica dell'UE.Come Parlamento sosteniamo la necessità che questo dispositivo sia allineato alle sfide attuali. A fronte dell'impatto sui prezzi dell'energia, della necessità di rafforzare l'indipendenza energetica e di accelerare la transizione, il dispositivo per la ripresa e la resilienza può e deve avere un ruolo importante nell'attuazione del REPowerEU al fine di attenuare le conseguenze economiche, sociali ed energetiche per l'Unione europea dell'invasione russa dell'Ucraina.
National vetoes to undermine the global tax deal (RC-B9-0339/2022, B9-0339/2022, B9-0340/2022, B9-0341/2022, B9-0342/2022, B9-0343/2022, B9-0344/2022)