10 Written explanations of Rosa D'AMATO
Fishing authorisations for Union fishing vessels in United Kingdom waters and fishing operations of United Kingdom fishing vessels in Union waters (A9-0014/2019 - Chris Davies)
. – In una situazione di incertezza su come e quando il Regno Unito uscirà dall'Unione europea, il Parlamento europeo con senso di responsabilità, in caso di Brexit senza accordo, modifica il Regolamento n. 2019/498, istituendo procedure semplificate e una gestione più rapida delle autorizzazioni per le navi dell'UE che fanno ingresso nelle acque del Regno Unito e viceversa, previa concessione dei diritti di accesso reciproco alle rispettive acque e conformemente agli obiettivi della PCP.
Specific measures to provide exceptional flexibility for the use of the European Structural and Investments Funds in response to the COVID-19 outbreak
Ho deciso di votare positivamente alla proposta della Commissione per far fronte all'emergenza Covid-19. Era necessario, in un momento così difficile, concedere una maggiore flessibilità agli Stati membri sulla concentrazione tematica e una semplificazione delle regole burocratiche per poter accedere alle risorse già stanziate dai fondi europei. Il nostro è un sì dettato da un senso di responsabilità, ma che non può esimerci dall'esprimere forti preoccupazioni sul futuro della politica di coesione.Non mi convince la scelta di allentare i vincoli previsti dal principio di territorialità, pena la perdita di senso della politica regionale che nasce come strumento di sviluppo delle regioni più povere.Non possiamo accettare che la politica di coesione diventi un bancomat per far fronte alle emergenze. C’è bisogno di una visione organica dell'UE a cominciare da un budget pluriannuale che sia all'altezza delle aspettative e in linea con i principi di lotta al cambiamento climatico. Mi aspetto che la Commissione avanzi delle proposte concrete sulla sospensione della macrocondizionalità economica prevista all'articolo 23 del CPR e una revisione del Patto di stabilità e crescita per scorporare la quota di cofinanziamento nazionale dal calcolo del deficit. Questa è la flessibilità di cui l'Europa ha veramente bisogno!
Specific measures to mitigate the impact of the COVID-19 outbreak in the fishery and aquaculture sector
Il pacchetto di modifiche al FEAMP che siamo chiamati a votare oggi rappresenta finalmente un deciso cambio di passo rispetto alle misure assolutamente insufficienti contenute nel primo pacchetto approvate a marzo.Grazie a un intenso lavoro dietro alle quinte che ci ha visto protagonisti, sia in Parlamento europeo che in Consiglio, questa nuova proposta rende finalmente giustizia a un settore fondamentale della nostra economia e società, introducendo nuove forme di sostegno ai fermi temporanei, all'immagazzinaggio, alla sospensione temporanea della produzione, così come maggiore flessibilità burocratica e di bilancio agli Stati membri.Misure che vanno incontro alle richieste dei nostri pescatori, vulnerabili più di altri settori all'emergenza del Covid-19. Ho perciò votato a favore della proposta e degli emendamenti che abbiamo presentato, in concerto con il Consiglio, per apporre, entro gli stretti limiti imposti dall'urgenza, alcuni ritocchi per migliorare ulteriormente la proposta. Mi riferisco all'ulteriore flessibilità concessa agli Stati membri, nonché alla possibilità di concedere il sostegno ai fermi anche a quei pescatori che hanno cominciato a lavorare da meno di due anni.Ora spetta agli Stati membri assicurarsi che le risorse del FEAMP siano messe immediatamente a disposizione di pescatori e imprese.
EU coordinated action to combat the COVID-19 pandemic and its consequences
La risoluzione del Parlamento europeo per superare la crisi COVID-19 è un debole compromesso al ribasso. Manca, innanzitutto, un chiaro e forte riferimento ai Coronabond grazie ai quali l'Unione europea potrebbe finanziare la ripartenza economica una volta superata l'emergenza. Inoltre, nel testo non c'è il potenziamento della BCE, non si caldeggia una modifica radicale delle attuali regole europee e manca una condanna dell'egoismo di alcuni Stati membri che hanno voltato le spalle al bene comune. Infine, nella risoluzione si persevera sul MES anche quando non si sono sciolti i dubbi sulle condizionalità previste dalle attuali regole europee per la fase di restituzione del prestito. Senza solidarietà e ambizione l'Europa è un maratoneta dal fiato corto. Per tutte queste ragioni ho votato contro la risoluzione del Parlamento europeo. Molti emendamenti migliorativi non sono stati approvati e questa votazione sarebbe stata, alla vigilia del Consiglio europeo, l'occasione giusta per mettere fiato sul collo ai Paesi più ostili agli strumenti di condivisione, ma è stata un'occasione mancata. Il sostegno a Giuseppe Conte nella difficile trattativa europea è solido, ma dal prossimo Consiglio europeo ci aspettiamo coraggio. Non è tempo dei corsi e ricorsi, è tempo di fare la storia.
Reforming the EU list of tax havens (B9-0052/2021)
. – La risoluzione delinea in modo chiaro e ambizioso, non solo i criteri per identificare i paradisi fiscali reali, ma anche un approccio più trasparente e indipendente nel processo decisionale, che porta alla definizione di questa lista. In quanto Greens/EFA abbiamo chiesto e ottenuto una serie di migliorie alla proposta iniziale. Innanzitutto criteri più stringenti, rendendo più difficile la rimozione di alcuni paesi dalla lista dei paradisi fiscali: penso al caso delle Bermuda e le Isole Cayman. Il testo insiste sulla necessità di adottare questa lista attraverso un atto giuridicamente vincolante e insiste sulla coerenza e imparzialità della metodologia applicata. Infine un aspetto che mi sta particolarmente a cuore: il testo chiede l'applicazione degli stessi criteri nei confronti degli stati dell'Unione europea.Ho sempre denunciato l'esistenza di paradisi fiscali europei e le pratiche di concorrenza fiscale aggressiva tra paesi membri. Questa risoluzione rappresenta un passo importante nella lotta all'evasione fiscale, all'esterno e all'interno dell'Unione Europea. Ecco perché ho deciso di votare a favore.
Establishing the Recovery and Resilience Facility (A9-0214/2020 - Eider Gardiazabal Rubial, Siegfried Mureşan, Dragoș Pîslaru)
. – Ho deciso di votare a favore del regolamento che istituisce il Recovery and Resilience Facility. Credo che il testo dell'accordo raggiunto, dopo un negoziato lungo e complesso, sia un buon risultato. A cominciare dal 37% delle risorse, circa 250 miliardi di euro, che dovrà essere speso per combattere il cambiamento climatico e per la transizione verde. Come Greens/EFA abbiamo ottenuto l'aggiornamento della metodologia con cui vengono valutati gli investimenti per il clima: una misura che dovrebbe ostacolare i tentativi di far passare per "verdi" quei progetti che non lo sono. Quanto alla possibilità di bloccare i fondi a quegli Stati, con una procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo, siamo riusciti a ottenere che questo eventuale blocco, sia ridotto a un importo massimo pari allo 0,25% del Pil annuo, del paese in questione. Sia la Commissione che il Consiglio, avevano previsto una condizionalità estesa ed immediata. Il collegamento tra i piani nazionali e il rispetto delle raccomandazioni specifiche per paese, è stato significativamente indebolito, grazie alle nostre proposte. I piani nazionali di ripresa dovranno essere allineati con i sei pilastri prioritari.Infine il Parlamento è riuscito ad aumentare dal 10% al 13% la quota di prefinanziamento dei Piani nazionali.
New Circular Economy Action Plan: see Minutes (A9-0008/2021 - Jan Huitema)
. – Il nuovo Piano d'azione per l'economia circolare della Commissione europea, ha lo scopo di trasformare i modelli di consumo e rendere sostenibili prodotti, servizi e modelli imprenditoriali. Il Piano si concentra su alcune filiere in particolare, tra cui quella delle batterie, delle automobili, degli imballaggi, della plastica e dell'edilizia, i settori tessile e alimentare. Tra le iniziative principali il piano prevede una proposta legislativa in materia di prodotti sostenibili, misure legislative e non, per istituire un diritto alla riparazione e una proposta legislativa sulla giustificazione delle dichiarazioni ecologiche. Ho votato a favore della risoluzione del Parlamento europeo in risposta a questo Piano perché introduce proposte più ambiziose rispetto a quelle della Commissione europea, tra cui l'adozione di obiettivi vincolanti per ridurre l'impronta ecologica dell'Unione e per la riduzione dei rifiuti. La risoluzione rende inoltre più inclusivo il diritto alla riparazione, propone di sviluppare un passaporto dei prodotti e chiede di porre fine all'obsolescenza pianificata e prematura. Purtroppo non è stato possibile eliminare la cattura, lo stoccaggio e l'utilizzo del carbonio (CCS/U), ma, grazie ai nostri emendamenti come Gruppo Greens/EFA, l'impiego di tecnologie CCS/U, è stato limitato soltanto ai casi in cui non siano disponibili possibilità di riduzione diretta delle emissioni.
The impact of Covid-19 on youth and on sport (B9-0115/2021)
. – Ho deciso di votare a favore della risoluzione, perché sottolinea la necessità di mitigare le conseguenze della pandemia sul benessere e l'occupazione giovanili e sul settore dello sport, e perché riconosce il ruolo fondamentale delle attività sportive nella società. Sulla questione dell'occupazione e del benessere giovanili, il testo chiede di aumentare i finanziamenti e migliorare il coordinamento dei programmi che riguardano i giovani, ai livelli, europeo e nazionale. La risoluzione insiste inoltre sulla necessità di fornire un maggiore sostegno al benessere mentale dei giovani, messo a dura prova dalla pandemia. Condivido pienamente anche l'attenzione che il testo riserva ai benefici sociali delle attività sportive in generale e nel contesto attuale. La risoluzione ricorda infatti che lo sport insegna valori fondamentali e svolge un ruolo chiave nell'inclusione sociale, di persone provenienti da contesti socioeconomici ed etnici differenti, persone con minori opportunità, persone appartenenti a gruppi vulnerabili e persone con disabilità. La risoluzione chiede infine l'adozione di misure di sostegno mirate per il settore dello sport, anche attraverso il ricorso a programmi UE, che possano rafforzare la ripresa e la resilienza del settore sportivo, con il coinvolgimento della società civile, delle autorità locali e delle parti sociali coinvolte.
Article 17 of the Common Fisheries Policy Regulation (A9-0152/2022 - Caroline Roose)
Ogni anno il Consiglio, definisce le possibilità di pesca che spettano a ciascuno Stato membro, che poi le ripartisce tra i diversi segmenti della propria flotta. L'articolo 17 della Politica Comune della Pesca, vincola gli Stati membri ad adottare criteri chiari e trasparenti di tipo economico, sociale ed ambientale nell'assegnazione delle possibilità di pesca. Si tratta di uno strumento fondamentale per tutelare e promuovere la pesca artigianale, volano di una gestione sostenibile delle risorse ittiche e settore chiave per intere comunità locali. Purtroppo, però, questo articolo viene spesso ignorato dagli Stati membri, complice il processo decisionale poco trasparente in Consiglio. Ed è la pesca artigianale a pagarne le conseguenze. Secondo le stime più recenti, in Italia, nonostante rappresenti il 60% della flotta, la pesca artigianale è responsabile soltanto del 16% del pescato. Questa tendenza è evidente anche nel resto dell'Europa. Chiediamo che gli Stati membri colmino questo divario il prima possibile, attuando l'Articolo 17 come richiesto dalla Politica Comune della Pesca, per promuovere il segmento della pesca artigianale e garantire una gestione sostenibile delle risorse, sia da un punto di vista ambientale che economico.
Trans-European transport network (A9-0147/2023 - Barbara Thaler, Dominique Riquet)