. – La relazione sulla strategia UE "Dal produttore al consumatore" ha lo scopo di indicare alla Commissione europea le posizioni rilevanti del Parlamento. La strategia nasce con l'obiettivo di migliorare la qualità della catena alimentare in Europa nel suo complesso e di rendere l'alimentazione più equilibrata e più sana, che condivido, ma il testo finale presenta alcuni elementi problematici per le nostre filiere agro-alimentari e che spero saranno attentamente valutati dalla Commissione. Esempi ne sono il sistema di etichettatura Nutrizionale uniforme obbligatorio, che rischia di stigmatizzare alimenti sani, come le eccellenze del "Made in Italy" o i prodotti a indicazione geografica protetta o con denominazione d'origine protetta, e danneggiare la dieta mediterranea, che è patrimonio culturale dell'umanità, oltre ad essere fuorviante per il consumatore. Ancora, la prescrizione di sanzioni per il mancato rispetto dell'obiettivo di ridurre le vendite di antimicrobici per gli animali d'allevamento del 50% entro il 2030, considerando che l'impatto di questo obiettivo non è stato ufficialmente valutato cumulativamente con gli altri obiettivi F2F e di biodiversità.Buona la relazione nel suo complesso, ma al momento dell'attuazione concreta e legislativa della strategia sarà necessario essere vigili per evitare gli effetti negativi menzionati nello studio del Joint Research Center, come l'aumento dei prezzi, i cali di produzione in Europa o la delocalizzazione di parte dell'agricoltura.
2021/10/19