6 Written explanations of Lucia VUOLO
Specific measures to mobilise investments in the health care systems of the Member States and in other sectors of their economies in response to the COVID-19 outbreak (Coronavirus Response Investment Initiative)
Non sono mai stata europarlamentare, non ho mai vissuto una pandemia. Ho vissuto però il terremoto che nel 1980 ha distrutto interi paesi e ucciso nel Sud dell’Italia. Nel 1980 il popolo chiedeva velocità e concretezza. Oggi mi trovo qui e posso fare qualcosa. Voto convintamente sì perché ieri come oggi è necessario fare presto, ma pensando a tutti. Nei limiti delle mie possibilità sto facendo del mio meglio, so che tutti qui e nelle rispettive patrie faremo del nostro meglio.Insieme ce la faremo.
The impact of Covid-19 measures on democracy, fundamental rights and rule of law (B9-0343/2020)
Tanti soldi, ma poche spiegazioni. Stiamo chiedendo trasparenza e rigore. Qui a Bruxelles ci fanno capire che la troppa trasparenza degli accordi tra UE e Aziende farmaceutiche metterebbe a rischio la concorrenza tra le aziende. Due giorni fa l'annuncio: altri 300 milioni di euro per la ricerca per il vaccino. Ben venga il supporto e soprattutto il vaccino. Ma questo non vuol dire che, in emergenza COVID-19, tutto sia ammissibile. Esattamente come avviene per i progetti sostenuti da Horizon Europe, chiederò lucidità e accesso agli atti, tanto alla Commissione europea quanto alle aziende. A maggior ragione perché sono tanti soldi e soprattutto tanti cittadini: 500 milioni di europei. Ho sempre pensato che il mettere in rete, condividere la ricerca fosse un modo semplice e costruttivo per lavorare per il bene comune. Ho la sensazione però che l'Europa sia di fatto il più grande cliente che le varie aziende farmaceutiche abbiano mai avuto. Anzi, 500 milioni di clienti, in una firma sola. Credo e sono certa della bontà delle scelte, ma se si parla di concorrenza, vuol dire che per noi, cittadini d'Italia e d'Europa, il vaccino è una questione di vita, per le aziende è una questione diversa.
More efficient and cleaner maritime transport (A9-0029/2021 - Karima Delli)
Quasi il 90% degli scambi esterni di merci avviene via mare. I porti e le navi sono il motore del turismo, creano ricchezza e coesione. Il testo, ampiamente discusso in commissione Trasporti, contiene svariati elementi condivisibili. L'apporto del Gruppo ID/Lega è stato decisivo, soprattutto, per confermare il ruolo del gas naturale liquefatto (GNL) come carburante di riferimento per la gestione della transizione energetica. Durante i lavori, grazie anche al proficuo confronto con operatori e armatori, avevamo sottolineato la necessità di reinvestire i proventi del sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE (ETS), nella competitività, ricerca e sviluppo nel comparto marittimo. Tuttavia, avete approvato un emendamento che cancella la nostra proposta rendendo problematico il testo. E questo mi porta a seguire la linea dell'astensione. Avete di fatto scelto per maggiori oneri fiscali a carico degli operatori, per sostenere gli importanti costi delle politiche verdi ed una possibile perdita di competitività rispetto ai Paesi terzi.Ricordo a tutti che le sfide della sostenibilità ambientale devono essere realistiche e ragionevoli. Dobbiamo sapere raccogliere le sollecitazioni degli operatori del settore marittimo.
Digital future of Europe: digital single market and use of AI for European consumers (A9-0149/2021 - Deirdre Clune)
Abbiamo l'occasione di colmare il divario di diffusione nelle tecnologie digitali. Nel 2019 la quota delle famiglie dell'UE-27 con accesso a Internet è salita al 90%, registrando un aumento di circa 26 punti percentuali rispetto al 2009 (64%). E l'Italia? I dati forniti dalla Commissione europea ci dicono che il 15% delle famiglie italiane non hanno ancora accesso alla rete. Nel 2009 era il 73%. La pandemia ha sottolineato non solo l'assoluta necessità di una rete dati, ma anche che la stessa rete debba essere ugualmente accessibile. "Banda larga per tutti" sembrerebbe essere stato uno slogan commerciale. Studenti, amministrazioni e artigiani dei piccoli paesi e delle zone rurali e remote sanno bene quanto sia complesso inviare documenti; è necessario agire.A questo si aggiungono, inoltre, le numerose insidie delle tecnologie digitali: cyberbullismo, violenza di genere in rete, truffe online e, non ultime, minacce alla sicurezza digitale di aziende ed enti pubblici a fini geopolitici o di lucro. Dare a tutti la possibilità di essere sulla rete, ma, allo stesso modo, che sia sicuro per tutti, tanto per le PMI quanto per i più piccoli.
Article 17 of the Common Fisheries Policy Regulation (A9-0152/2022 - Caroline Roose)
La piccola pesca costiera, definita come attività di pesca praticata da pescherecci inferiori a 12 metri o da pescatori a piedi, costituisce circa il 70% dell'attività di pesca italiana. Nonostante la superiorità numerica, i piccoli pescatori risentono della distribuzione delle possibilità di pesca da parte dello Stato, a fa,vore della pesca commerciale su larga scala. La distribuzione delle possibilità di pesca da parte dello Stato membro, si basa su un'assegnazione iniziale operata dall'Unione nell'ambito della Politica comune della pesca (PCP), secondo il principio della stabilità relativa. Ne consegue che l'Italia, ugualmente agli altri Stati membri, è tenuta a rispettare gli obblighi stabiliti dalla Politica comune della pesca.Per questo motivo ho espresso il mio supporto alla relazione sull'applicazione dell'articolo 17 della PCP, che definisce obbligatorio l'uso di criteri "trasparenti e obiettivi" nella distribuzione delle possibilità di pesca, affinché siano offerte eque opportunità anche ai pescatori su piccola scala.
Trans-European transport network (A9-0147/2023 - Barbara Thaler, Dominique Riquet)